La Nuova Sardegna

ORTUERI. Non ci sarà fila ai seggi elettorali di Ortueri. In uno dei paesi del quadrilatero del vino del Mandrolisai, il commissario regionale, arrivato dopo le dimissioni della precedente amministrazione, retta dal dottor Pierluigi Corriga, dovrà condurre il paese fino alla prossima tornata elettorale. Un anno, forse due di attesa per avere un sindaco. Un fatto inconsueto per Ortueri, ove la vivacità politica non è mai mancata. Paese di circa milleduecento abitanti, dedito alla pastorizia ed alla viticoltura, Ortueri attendeva il voto per dare nuovo impulso al proprio sistema economico basato essenzialmente sulle campagne. Diversi dipendenti pubblici, un sistema di vigneti ben organizzato e razionale che si estende nelle vallate verso Sorgono, Samugheo e Neoneli. Due o tre cantine artigianali, tra cui la cantina Carboni e Suele di Tonino Carboni che producono vini di nicchia, apprezzati e conosciuti anche nel continente. Un centinaio i piccoli produttori, che vantano uno dei migliori vini dell'entroterra. Un paese che aveva bisogno di una amministrazione per ripartire; tanta emigrazione, pochi i giovani rimasti, ma una voglia di rilancio diffusa. Ma al momento di comporre le liste si è rotto qualcosa. In passato la storica contrapposizione tra i gruppi della Dc e del partito comunista dava luogo a "scontri" politici interessanti, anche in seno alle varie anime della sinistra. Dall'epoca di Salvatore Casula, a quella di Mariangela Cuccui e di nuovo Casula: il paese era un laboratorio politico interessante, con tante figure che davano un contributo al dibattito. Come quella dell'ex assessore comunitario Archelao Carboni. Oggi il paese si ritrova ad interrogarsi su cosa sia accaduto quasi con smarrimento. Questo nei giorni della festa di San Nicola, che porta in paese centinaia di persone.