La Nuova Sardegna

Nuoro

Stop ai pagamenti a forfait «Contano i consumi reali»

di Giulia Serra
Stop ai pagamenti a forfait «Contano i consumi reali»

Macomer, incontro ieri in municipio tra il gestore dell’acqua e gli imprenditori Il sindaco Succu: «Il vantaggio economico non può essere solo degli industriali»

25 maggio 2018
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MACOMER. Incontro, ieri in municipio, convocato dal sindaco Antonio Succu per discutere la questione delle nuove tariffe idriche nell’area industriale di Tossilo e Bonu Trau. Al tavolo hanno partecipato, oltre il primo cittadino e l’assessora alle attività produttive Rossana Ledda, i rappresentanti delle associazioni di categoria e i vertici di Abbanoa. A farsi carico delle istanze delle aziende sono stati Lorenzo Sanna della Confindustria, Roberto Melis dell’Ascom e Pinuccio Meloni della Confesercenti: nei loro interventi hanno espresso preoccupazione per i rincari del 400%, che potrebbero infliggere un colpo mortale alle attività produttive, mettendo anche in evidenza la perentorietà dei toni utilizzati da Abbanoa e l’irricevibile richiesta di pagare anche la voltura. A rispondere ed entrare nel merito è stato Sandro Murtas, che ha spiegato come fino ad oggi, nella zona industriale di Macomer, il servizio idrico non è stato pagato in base ai consumi, ma attraverso una tariffa forfettaria di 0,65 cent al metro cubo.

In sostanza, buona parte delle utenze pagava un forfait tarato su 100 mc, vale a dire 65 euro all’anno. Con l’ingresso di Abbanoa si pagherà in base al consumo di ciascuno. Il direttore ha fatto il quadro, ridimensionando di fatto la consistenza del problema. Tra Tossilo e Bonu Trau vi sono 164 utenze, di cui 6 con scarico industriale: «su 130 utenze stimiamo consumi tra i 30 e i 50 metri cubi – ha sottolineato – 30 mc si traduce in una bolletta di 70 euro all’anno, 50 mc di 87 euro. Aumenta, ma stiamo parlando di cifre sotto le 100 euro l’anno». Sulla questione del costo di 110 euro per la voltura, Abbanoa ha aperto alle istanze degli imprenditori: «secondo la norma, i 110 euro devono essere richiesti, ma pensiamo che vi siano gli estremi per non applicare quel costo – ha detto Murtas – ma la decisione spetta ad Egas». Il problema dell’aumento delle tariffe si presenta, tirando le fila, per 5 o 6 imprese industriali. Su questo il sindaco Succu, in una nota articolata nella quale chiede lo slittamento dei tempi di entrata in vigore delle nuove tariffe, ha posto la questione all’Egas, chiedendo che il costo dell’acqua venga calmierato per le aziende della filiera agroalimentare. Una richiesta alla quale aggiunge però una contropartita: «il vantaggio economico – sottolinea il sindaco – non può essere ad esclusivo beneficio degli industriali, ma deve avere ricadute positive anche sui produttori della filiera».

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