La Nuova Sardegna

Nuoro

Una casa per anziani e ipovedenti

di Paqujto Farina
Una casa per anziani e ipovedenti

Osidda, oggi nella struttura residenziale di lusso arriveranno i primi 11 ospiti

31 maggio 2018
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OSIDDA. Dotata di tutti i comfort a 4/5 stelle, è una lussuosa residenza per la terza età quella che, con l’arrivo dei primi utenti, entra oggi in piena attività a Osidda. Capace di ospitare anche ciechi e ipovedenti, è la prima di questo genere in Sardegna. Ogni alloggio ha il bagno privato, tv in camera e pavimento riscaldato. Una luminosa reception, comodi arredi, ascensore, area cucina di primo livello, impianti fotovoltaici e di videosorveglianza ne completano le caratteristiche interne e tecniche. Ma ciò che più colpisce è la location. Il complesso è a pochi passi dal centro del paese, ma nel contempo è immerso in un verde lussureggiante, con un panorama suggestivo; macchia mediterranea, alberi e grandi aiuole di prato inglese. I vialetti interni, inoltre, hanno la pavimentazione che permette ai non vedenti di spostarsi autonomamente. Per la sua edificazione ad oggi sono stati spesi 1 milione e 500 mila euro, tra risorse pubbliche e donazioni private. È doveroso citarne una particolarmente munifica, quella della benefattrice Carla Cavalli Terzitta, alla quale la residenza è intitolata. Può ospitare 11 persone, ma sono in arrivo un ulteriore milione e 600 mila euro, che ne porterà la capacità a 25, più altri servizi, quali piscina e palestra, usufruibili anche dai visitatori. Vi lavoreranno dalle 6 alle 12 unità, più l’indotto, sotto la direzione di una associazione temporanea imprese costituita da due coop. “La Pressa” e “Solidarietà”, che si sono aggiudicate la gestione. Per il direttore Alessandro Caria, «è motivo di orgoglio lavorare in quello che è un fiore all’occhiello socio-sanitario del territorio». Il sindaco Giovanni Mossa ha parlato di «un traguardo che potrà dare un futuro al paese, con la formazione di una classe di Oss residenti ad Osidda che potranno così mettere a frutto il loro titolo. Tutto è germogliato dopo un incontro con il presidente provinciale dell'Unione Ciechi, Pietro Manca e il consigliere regionale Roberto Deriu, che ha preso a cuore il progetto con il finanziamento della prima parte della struttura e ora con l'ulteriore ampliamento». Per Giuseppe Ciccolini, presidente dell'Unione dei Comuni del Montalbo, «questo straordinario complesso è parte integrante del nostro piano di sviluppo e ringrazio la struttura tecnico-amministrativa dell'Unione dei Comuni che ha fatto un eccellente lavoro. L’opera è in sintonia con quelli che sono gli obiettivi da raggiungere nell'immediato futuro. Puntiamo molto, anche attraverso la mia recente proposta di legge sulle agevolazioni fiscali, a dotarci di quei servizi che garantiscono ulteriore assistenza socio-sanitaria per la terza età».

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