La Nuova Sardegna

Nuoro

Recinzioni al lido di Orrì il Tar dà ragione ai privati

di Lamberto Cugudda
Recinzioni al lido di Orrì il Tar dà ragione ai privati

Sentenza dei giudici nella contesa tra la famiglia Nieddu e il Comune di Tortolì Il sindaco Cannas: le nostre ordinanze tese sempre all’interesse della comunità

06 giugno 2018
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TORTOLÌ. Ieri è stata depositata la sentenza del giudici del Tribunale amministrativo della Sardegna, con la quale danno ragione ai titolari rispetto alla lunga “diatriba” – con recinzioni sistemate e intervento dei vigili e degli operai comunali per abbatterle – il Comune di Tortolì in relazione all’area sterrata, di circa mille metri quadratati, ubicata alla fine della seconda spiaggia (la più frequentata) del litorale di Orrì. La notizia è stata confermata ieri pomeriggio dal sindaco Massimo Cannas, che si trovava a Cagliari per un incontro in Regione. «La notizia – ha detto – ci è stata comunicata proprio poco fa. Ricordiamo che come amministrazione comunale abbiamo sempre agito nell’interesse di tutta la comunità. Adesso, con i nostri legali procederemo a un’attenta lettura della sentenza del Tar e poi decideremo se e quali azioni intraprendere».

Alle 17, l’amministrazione comunale ha emesso una nota sulla stessa vicenda, con le comunicazioni relative all’area sterrata di Orrì. «Il Tribunale amministrativo della Sardegna – si legge – si è pronunciato in data odierna in merito al ricorso presentato da alcuni privati (che sono stati difesi dall’avvocato Massimiliano Marcialis ndr) contro le ordinanze emesse l’estate scorsa dal sindaco Massimo Cannas per la riapertura a pubblico utilizzo dell’area sterrata di circa mille metri quadri antistante la seconda spiaggia di Orrì». Per poi proseguire: «Tale provvedimento si era reso necessario per assicurare adeguato transito alle persone e ai veicoli, compresi i mezzi di soccorso, a seguito dell’improvvisa chiusura del tratto sterrato che funge da collegamento con la strada di Orrì e l’area demaniale, attraverso dei pali e una recinzione metallica, che di fatto negavano l’accesso a un’area da sempre utilizzata dalla comunità, in un momento particolarmente critico, ovvero, in piena stagione estiva».

Nella nota si precisa a che il Comune, i funzionari e gli operai comunali coinvolti «hanno sempre agito nel rispetto della legge, con la massima trasparenza e correttezza con l’unico fine della tutela della pubblica incolumità e sicurezza». Seguendo questa linea il sindaco di Tortolì-Arbatax, Massimo Cannas, informa tutti i cittadini «della sentenza di primo grado del Tar che accoglie il ricorso e in attesa di un studio approfondito delle motivazioni, deciderà le azioni future, con l’unico obiettivo dell’interesse generale della comunità». L’area sterrata di circa mille metri quadri è stata e al centro del “contendere” fra l’amministrazione comunale e le persone che ne vantavano la titolarità. Lo scorso anno, nella stagione estiva, nell’arco di poco più di un mese gli operai del Comune intervennero per ben tre volte per abbatterne la recinzione: la prima il 29 giugno, quindi il 24 luglio e poi del 3 agosto. I titolari dell’area presentarono denuncia contro il sindaco e il responsabile della competente area comunale per tale procedimento.

Il 15 luglio 2017, dopo avere presentato regolare progetto per la recinzione al Compartimento marittimo di Cagliari, i proprietari dell’area ottennero il via libera demaniale, provvedendo a recintare di nuovo la zona sterrata, dopo il primo intervento di abbattimento della recinzione da parte dell’amministrazione comunale della cittadina.

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