La Nuova Sardegna

Nuoro

Soccorso in aereo, neonato salvato extremis

Soccorso in aereo, neonato salvato extremis

Équipe del San Francesco vola a Roma con un piccolo che rischia di morire per un arresto respiratorio

12 giugno 2018
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NUORO. Salvato in extremis dopo essere stato colpito da un virus respiratorio particolarmente aggressivo in un bambino di appena 50 giorni di vita e nato prematuro. Domenica sera un neonato di Nuoro è arrivato al Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco in condizioni gravissime. Il suo papà aveva cercato disperatamente di soccorrerlo a casa ma occorreva raggiungere l’ospedale a tutta velocità per riuscire a salvargli la vita. Grazie al provvidenziale intervento dell’équipe dei medici del nosocomio barbaricino che gli hanno prestato le prime cure, il piccolo paziente è stato caricato in una culla termica e trasferito a Olbia. Nel frattempo dagli uffici della prefettura è partita la richiesta di soccorso alla sala del comando squadra aerea che ha immediatamente disposto il «volo ambulanza».

Ad attenderli all’aeroporto, hanno trovato un Falcon 900 dell’Aeronautica militare che, caricato il bimbo a bordo, i suoi genitori e gli angeli custodi: il medico rianimatore Peppino Paffi, la pediatra Maria Rita Frau e l’infermiera Roberta Virde, è decollato in direzione Roma per trasportare d’urgenza il piccolo in pericolo di vita. All’arrivo, sullo scalo militare romano di Ciampino, un’ambulanza di soccorso per trasporto neonatale (Sten), ha trasferito il paziente all’ospedale Gemelli di Rima. A causare la crisi respiratoria al piccolo una bronchiolite, infezione dei piccoli passaggi presenti nei polmoni (bronchioli), di solito causata da un’infezione virale.

Apparentemente una causa molto comune di ricovero ospedaliero di neonati e bimbi con meno di due anni che potrebbe però manifestarsi in modo particolarmente grave nei piccoli paziente, ancor più se prematuri o in chiunque abbia un sistema immunitario molto debole.

Il bambino è arrivato al “Gemelli” poco prima di mezzanotte dov’è stato accolto in terapia intensiva. Il piccolo ora sta meglio, le sue condizioni si sono stabilizzate. Un sospiro di sollievo per i genitori e per i medici che hanno lottato contro il tempo per riuscire a salvarlo. Ora la speranza è che a breve entri in funzione l’eliambulanza 139 di stanza a Olbia che servirà a gestire meglio le emergenze. (k.s.)

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