La Nuova Sardegna

Nuoro

Vertice sull’aeroporto con la compagnia Winfly

di Lamberto Cugudda
Vertice sull’aeroporto con la compagnia Winfly

Tortolì, il Consorzio industriale oggi incontra l’amministratore Cestari Il sindaco Cannas: «Saremo attenti a qualsiasi iniziativa tesa alla riapertura»

13 giugno 2018
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TORTOLÌ. È di due settimane fa la notizia dell’“affacciarsi” sull’aeroporto di Tortolì (chiuso da quasi sette anni) di una piccola compagnia aerea svedese, che come ricordato dal presidente del Consorzio industriale provinciale Ogliastra, Matteo Frate, ha già avuto un incontro con i vertici dello stesso ente. Che è il socio unico dell’AliArbatax spa in liquidazione (il liquidatore è l’avvocato Stefano Monni), proprietaria della struttura. E per quest’oggi, intorno alle 13.30, è atteso un incontro, nella sala convegni del Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra, con i vertici della piccola compagnia aerea nazionale Winfly, il cui amministratore è Alfredo Cestari. «Il rispetto per la procedura di gara in corso – afferma l’avvocato Stefano Monni – e anche per il costante impegno di chi ci sta lavorando, impongono un doveroso silenzio».

Chi invece parla è l’imprenditore turistico locale Giorgio Mazzella, che nel 1992 rilevò l’aeroporto dal fallimento dell’Air Sardinia di Corradino Corrias e dal settembre 1993 riprese i voli costituendo anche la società di gestione Gearto. Lo scalo aereo tortoliese, sotto la guida di Mazzella, che apriva ai voli dal 10 maggio fino a inizio ottobre, trasportò nella pista in zona Basaura, anche 53.800 turisti a stagione vacanziera. L’imprenditore turistico, che cedette le quote di proprietà dell’AliArbatax, in due tranches, a partire dal 2001, al Consorzio industriale, spiega il suo punto di vista. «Servono almeno sei mesi – rimarca – per ottenere, se tutto va bene, le certificazioni che aveva lo scalo, per aerei anche da 100 passeggeri. Non serve un’aviosuperficie, ce l’hanno anche Girasole e Castiadas e non si nota tutto questo traffico di aeromobili. Vogliamo tornare ad aerei da 8, 10 posti, come ai tempi di Air Sardinia, 30 anni fa, che poi fallì nel 1992? Lo scalo aereo, così come era prima, per potere funzionare, deve essere internazionale, permettere voli notturni e strumentali». Per quanto attiene il Dass, è favorevole «ma deve essere complementare allo scalo, in tardo autunno e in inverno, così come era già con il Cira, quando c’eravamo noi». Il sindaco Massimo Cannas annuncia che nei prossimi giorni ci sarà un incontro con la Winfly. «In ogni caso – spiega – siamo attenti a qualsiasi seria iniziativa tesa a una riapertura dello scalo. E su questo punto siamo impegnati con il Consorzio industriale, la Provincia e la Regione. Ogni iniziativa deve essere realmente rispettosa del contesto in cui è inserita la struttura aeroportuale».

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