La Nuova Sardegna

Nuoro

Liquami nel fiume, assolta Abbanoa

Tre funzionari della società scagionati per il malfunzionamento del depuratore

20 giugno 2018
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DORGALI. Assolti per non aver commesso il fatto: ci sono voluti diversi anni, tra indagini, apertura del processo e udienze, ma alla fine, ieri, è arrivata la sentenza al processo che vedeva come imputati tre funzionari di Abbanoa. Secondo l’accusa, che diversi anni fa ne aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio, i tre funzionari di Abbanoa, Sandro Murtas, Diego Farre e Francesco Bullitta, nel periodo compreso tra il 2008 e il 2011, si erano macchiati del reato di “danneggiamento doloso” all’ambiente perché, stando all’ipotesi di reato iniziale, non avevano disposto la manutenzione e il buon funzionamento del depuratore di Dorgali. Tant’è che in quegli anni in più occasioni nel rio Musina era stata segnalata la presenza di liquami e di una sorta di melma vischiosa che sfociava dal depuratore nel rio Musina e più volte i tecnici dell’Arpas avevano verificato un guasto nel quadro elettrico e un’anomalia nel funzionamento del depuratore. Per gli avvocati Francesco Carboni e Aldo Lucchi, all’origine del malfunzionamento del depuratore c’era stato un fulmine. Ed era stata questa scarica di elettricità piovuta dal cielo, aveva sostenuto la difesa, a dare il colpo di grazia a un depuratore che era già piuttosto vecchio e malandato. All’origine di tutto, dunque, per la difesa c’era stata una causa naturale, e non un comportamento doloso da parte degli imputati che invece avevano più volte segnalato all’autorità d'ambitoe alla Regione, la necessità di avere un po’ di fondi a disposizione per la sistemazione del depuratore di Dorgali. La pubblica accusa, all’udienza precedente a quella di ieri, era tornata sui suoi passi e aveva chiesto l’assoluzione dei tre imputati. Il giudice monocratico Sara Perlo ha assolto i tre funzionari per non aver commesso il fatto. (v.g.)

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