La Nuova Sardegna

Nuoro

Ricerca, scende in campo l’Ats

di Stefania Vatieri

In tutta l’isola sono 77 i progetti in corso, al San Francesco le eccellenze di Cardiologia ed Ematologia

22 giugno 2018
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NUORO. Malattie genetiche rare, patologie congenite con nomi complicati che colpiscono decine e a volte centinaia di persone: le eccellenze della ricerca biomedica isolana scendono in campo nella prima "Giornata della ricerca". Settantasette i progetti di ricerca presentati e oltre cento gli iscritti all'evento promosso dall’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna, e organizzato ieri mattina nell'auditorium del Museo del Costume, dalla neonata struttura complessa “Formazione, ricerca, cambiamento organizzativo” diretta da Gianni Salis.

Un’occasione di confronto e interscambio con l'obiettivo di creare un momento indispensabile per fare sintesi, tra le numerose professionalità operanti all’interno dell'Azienda per la Tutela della Salute. Ma anche un momento per approfondire le prospettive future e le modalità delle attività di ricerca nell'azienda sanitaria isolana, che ha visto la partecipazione del direttore generale dell’Ats Sardegna Fulvio Moirano e dell’Assessore alla Sanità Luigi Arru. «Sono particolarmente soddisfatto di essere a Nuoro per un appuntamento che mette in evidenza l'attività di ricerca svolta da tanti operatori sanitari presenti in Ats – ha commentato Moirano –. Formazione e ricerca sono elementi fondamentali per la crescita professionale del personale, senza dimenticare gli effetti che tali attività hanno sui servizi che quotidianamente vengono erogati ai cittadini». Parole condivise dall'assessore alla Sanità Luigi Arru, che sottolinea anche l'importante ruolo della Regione nel sostenere la ricerca e la formazione scientifica isolana, un impegno che negli anni ha dato gambe a importanti ricerche e studi. «Ospitiamo con grande orgoglio l'iniziativa – spiega la direttrice dell'area socio sanitaria di Nuoro, Grazia Cattina – come Assl nuorese presentiamo alcune ricerche portate avanti dalle nostre punte di diamante: Cardiologia ed Ematologia».

Dall'ospedale barbaricino arriva infatti il brillante progetto di ricerca “epidemiologia e genetica della morte improvvisa in Sardegna e le correlazioni con le canalopatie”, studiata nei pazienti sardi nel centro di ricerca ad altissima specializzazione dall'equipe di Gavino Casu, direttore dell'Unità operativa complessa di cardiologia dell'ospedale San Francesco, che da anni porta avanti una ricerca finanziata dalla Regione che analizza i profili delle persone colpite dalla sindrome di morte cardiaca improvvisa e i geni dei familiari nel tentativo di dimostrare come il patrimonio genetico sia alla base di questa disfunzione. Una perla della sanità sarda dunque che si aggiunge alle competenze dell'Unità operativa di Ematologia dell'ospedale nuorese presente all'evento con numerose ricerche portate avanti dal team diretto da Giancarlo Latte. Nel reparto è presente anche uno dei dieci laboratori inseriti nella rete nazionale della diagnostica della Leucemia acuta, dove si eseguono esami genetico molecolari.

«La Giornata della ricerca – dice il direttore della struttura complessa Formazione e ricerca – nasce per fornire una panoramica sulla attività di ricerca clinica e sanitaria, che vede protagonisti tanti medici e operatori sanitari di Ats Sardegna. È necessario promuovere la ricerca in loco, cercando per quanto possibile di limitare la fuga di cervelli». L’evento è stato realizzato con il coinvolgimento del Comitato Etico Aziendale, l’organismo di garanzia che valuta la conformità e la buona conduzione dei progetti di ricerca, in linea con i principi etici.

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