La Nuova Sardegna

Nuoro

Largo Pablo Picasso, la strada dimenticata di Nuoro: residenti in rivolta

di Stefania Vatieri
Largo Pablo Picasso, la strada dimenticata di Nuoro: residenti in rivolta

È dal 1998 che 35 famiglie attendono asfalto e marciapiedi. L’assessore: inserita nel Puc senza copertura finanziaria 

29 giugno 2018
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NUORO. Vent'anni di proteste nella vaga speranza di vedere finalmente asfaltata una strada dimenticata da tutti. Una desolata lingua di terra di qualche centinaio di metri nel quartiere di Funtana Buddia, che di artistico per ora ha solo il nome: largo Pablo Picasso. Completamente priva di illuminazione e costellata da profonde buche, senza marciapiedi, la strada alla periferia della città provoca le lamentele di chi ogni giorno convive con polvere, voragini e l'effetto deleterio che la pioggia ha su qualsiasi strada sterrata. Decine le segnalazioni che in questo susseguirsi di maltempo sono state indirizzate al municipio barbaricino. Alcune contenevano anche altri problemi legati al degrado, ma se questi sono stati risolti nel tempo, le buche lungo la strada sono sempre lì. Sempre più profonde, sempre più marcate da piogge e automobili. E pericolose. «Sono anni che denunciamo questa situazione, ma nessuna amministrazione ci ha mai ascoltato», spiega Serenella Secchi, che insieme con suo marito, ora deceduto, ha portato avanti la causa sperando di poter un giorno parcheggiare tranquillamente sotto casa. Come lei, altre trentacinque famiglie nutrono la stessa speranza.

Le prime lamentele recapitate nel Palazzo civico nuorese per sollevare il problema risalgono al 2000, ma non hanno trovato soddisfazione. I residenti dei condomini di largo Pablo Picasso però non si sono persi d’animo e di anno in anno hanno rinnovato le loro segnalazione in Comune, che ha sempre risposto che avrebbe risolto il problema. «Noi abbiamo sempre pagate le tasse, compresi gli oneri di urbanizzazione, ma non abbiamo mai ricevuto neanche un aiuto – prosegue Serenella Secchi –. È una strada impraticabile, soprattutto dai mezzi di soccorso (medico di famiglia, ambulanze, Protezione civile) per non parlare dei danni causati alle automobili dei residenti. Neanche di fronte alla disabilità di uno dei condomini è stato fatto niente, e l'uomo per anni è stato costretto a rimanere relegato tra le mura di casa».

Ma la situazione in via largo Pablo Picasso diventa ancora più insostenibile quando a completare l'opera di degrado e inadeguatezza della strada è la pioggia che ogni volta allaga i garage e il vano ascensore. Una intricata vicenda che ha inizio nel lontano 1998 quando al termine dei lavori di costruzione delle cinque palazzine l'impresa consegna le case lasciando la strada sterrata pronta per essere asfaltata e illuminata. «Non è chiara la ragione per cui largo Pablo Picasso non sia mai stato completato – dice Antonio Belloi, assessore ai Lavori Pubblici –. Quel che è certo però è che il quartiere, che risulta essere il proseguo dell'asse attrezzato, è stato inserito nel Puc approvato dalla precedente amministrazione. Un piano che andrà totalmente rivisto e dal quale prendiamo debite distanze». Conclude Belloi: «Per l'intervento sulla via abbiamo stimato interventi per circa 350mila euro. La via è infatti priva di qualsiasi servizio e la precedente amministrazione non ha fatto nulla se non insererli all’interno del Puc ma senza stanziare alcuna risorsa per il suo completamento. Per quanto ci riguarda abbiamo comunque garantito un intervento immediato e urgente sul ripristino dello sterrato che, da tre anni, si presentava totalmente impercorribile».

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