La Nuova Sardegna

Nuoro

Droga e armi, dodici in arresto

di Giusy Ferreli
Droga e armi, dodici in arresto

Il blitz scatta all’alba in città e a Orani, Bono, Ozieri e Buddusò. Tra le accuse tentate rapine agli anziani 

30 giugno 2018
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NUORO. Galeotto fu quell’attentato dinamitardo che nel febbraio scorso semidistrusse l’agenzia Europcar di viale Trieste a Nuoro. Da quelle indagini, dalle intercettazioni e dai pedinamenti seguiti all’esplosione, è scaturita l’operazione che ieri mattina all’alba ha portato all’arresto di dodici persone residenti tra le province di Nuoro e Sassari, accusate a varo titolo di traffico di droga e armi e di una tentata rapina ai danni di un anziano pensionato del cagliaritano.

Con i loro colleghi del reparto di Abbasanta e l’ausilio di un’unità cinofila (cash-dog) delle fiamme gialle arrivata da Ventimiglia, i poliziotti della squadra mobile di Nuoro coordinati dal neo dirigente Silvio Esposito hanno eseguito l’ordinanza di misure firmate dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu su richiesta della Procura nuorese. Nel corso dell’operazione, Bacon, il labrador della Guardia di finanza addestrato a fiutare le banconote, ha individuato nell’armadio di una delle abitazioni perquisite 2000 euro. Ai dodici, residenti a Nuoro, Orani, Bono, Ozieri e Buddusò, metà finiti in carcere e metà agli arresti domiciliari, si devono aggiungere altre due persone: la prima è stata raggiunta dal provvedimento cautelare mentre si trovava già in arresto, la seconda è stata denunciata a piede libero. I loro nominativi rimangono sconosciuti su disposizione del nuovo capo della Procura, Patrizia Castaldini. Nei mesi che hanno seguito la pesante intimidazione gli investigatori hanno cercato di ricostruire tutti i movimenti della presunta banda, che avrebbe trafficato in droga nelle più frequentate località balneari del nord Sardegna. Nel corso delle indagini sono stati passati al setaccio diversi ovili nelle due province confinanti e sequestrati anche cinque chili di marijuana nonché diverse quantità di eroina, cocaina e una ventina di grammi di oppio. Le armi, oggetto delle conversazione intercettate tra i componenti della presunta banda, non sono state ritrovate. Inquietante, se confermato, il risvolto che riguarda i tentativi di rapina ai danni di un vecchio e indifeso pensionato. In particolare, i poliziotti sono convinti di aver sventato per ben quattro volte una rapina ad un ultraottantenne considerato un facile preda dagli aspiranti rapinatori in trasferta. Secondo la ricostruzione avrebbero staccato la corrente elettrica per far uscire il pensionato e introdursi in casa. Prime però, con la scusa di vendere del formaggio avrebbero fatto dei sopralluoghi nell’abitazione dell’uomo. «L’attività investigativa – ha detto il neo capo della Mobile nuorese – sono ancora in corso».

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