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Centomila litri erogati in 5 mesi il successo delle case dell’acqua

di Alessandra Porcu

MACOMER. «Siamo quasi increduli. Non ci saremmo aspettati una risposta così positiva da parte dei nostri concittadini»: a cinque mesi dall'inaugurazione della Casa dell'acqua nella zona di Sertinu, l’...

07 luglio 2018
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MACOMER. «Siamo quasi increduli. Non ci saremmo aspettati una risposta così positiva da parte dei nostri concittadini»: a cinque mesi dall'inaugurazione della Casa dell'acqua nella zona di Sertinu, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Macomer Marco Manus affida a questa frase la sua soddisfazione. «I risultati ottenuti finora – prosegue – sono eccellenti. Dal 13 febbraio a oggi sono stati erogati oltre 100 mila litri d'acqua». Significa che quotidianamente almeno una settantina di persone ne preleva 10 o 12 litri. Numeri da record che, non è escluso, nei prossimi anni potrebbero convincere l'amministrazione civica a installare nella cittadina del Marghine una seconda Casa dell'acqua. «È un’ipotesi che non ci sentiamo di escludere e che anzi, potremmo prendere in seria considerazione"» aggiunge Marco Manus. La casetta potrebbe sorgere nel centro storico. In questo modo, oltre alla periferia, verrebbe servita un’altra importante zona della città. Come già accade ora, le spese di gestione sarebbero interamente a carico del Comune. Abbanoa continuerebbe, invece, a fornire in comodato d'uso gratuito la prima Casa dell'acqua. Esperimento unico in Sardegna. E si fa un bilancio dei risultati. In questi 150 giorni sono state risparmiate 75 mila bottiglie di plastica da 1,5 litri. Significa che nelle tasche dei cittadini e del Comune sono rimasti più soldi. Un litro d'acqua naturale costa 0,025 centesimi al litro. Per quella frizzante se ne spendono 0,05. Con un euro un utente può portarsi a casa 40 litri . Meno plastica si usa, meno denari verranno utilizzati per il suo smaltimento e meno salate saranno le bollette. Ma non basta. «Il Comune di Macomer – aggiunge l’assessore – utilizza tutti i ricavi ottenuti dall'erogazione dell'acqua per pagare la ditta che si occupa della manutenzione».

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