«Entro luglio la soluzione per la biblioteca Satta»
di Francesco Pirisi
L’assessore Cocco: presto daremo certezze e metteremo al sicuro il personale Uffici al lavoro per attivare un unico servizio mensa per le scuole dell’obbligo
07 luglio 2018
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NUORO. Il mese di luglio porterà la soluzione dei problemi di governo della biblioteca “Sebastiano Satta”. Lo garantisce l’assessore comunale della Cultura, Sebastian Cocco. Più nei dettagli, lo stesso assessore: «Abbiamo individuato lo strumento giuridico che consenta di mettere al sicuro il personale e dare certezze sul funzionamento della biblioteca, all’interno di una vera politica culturale». Il nuovo corso sarà suggellato da una delibera regionale, attesa nel correre di un paio di settimane. Vi saranno tempi e criteri anche per rilanciare il museo “Ciusa” (il Tribu, a fianco della cattedrale) e, più in generale, aggiunge Cocco «per garantire un’offerta culturale coerente con un sistema bibliotecario e museale adeguato ai tempi».
La notizia vale anche una delle prime comunicazioni dell’assessore-avvocato, in forza al partito della Base, dopo il silenzio seguito alla mancata affermazione della città come capitale italiana della cultura 2020. Titolo andato a Parma, tra le dieci finaliste (su 46 concorrenti) dove c’era anche Nuoro. Sebastian Cocco ritorna proprio all’evento, chiuso con la cerimonia al ministero: «Contrariamente a quello che si possa pensare, è stato un risultato di rilievo. Tra l’altro, non dimenticherei di ricordare che sino all’ultimo siamo stati in lizza per la vittoria, con la stessa Parma e con Agrigento. Il risultato l’abbiamo già messo a frutto con la creazione di una rete tra le dieci finaliste, che ora lavorano per una programmazione culturale integrata». Nel concorso ministeriale, il podio vale già un successo, ma il primo posto quanto avrebbe dato in più?
Ancora l’assessore Cocco: «Certo, le vittorie ti consentono una maggiore visibilità mediatica. Ma l’obiettivo era anche di offrire alla città uno strumento di auto-consapevolezza e, da questo punto di vista, si può dire che il risultato è positivo. Ritengo che il fatto più importante sia stato quello di sognare una città diversa e coinvolgere in questo proposito cittadini e associazioni, che adesso hanno un’idea compiuta sul capitale culturale e su come sfruttarlo». I conti tornano anche sotto l’aspetto finanziario: «Il milione di euro che non abbiamo conseguito col titolo assoluto, lo abbiamo ottenuto attraverso il piano di rilancio del Nuorese, che è stato riaperto dalla Regione per finanziare alcuni interventi del dossier presentato al concorso».
«Il pezzo più importante è il progetto Faro. Prevede la riqualificazione e la riapertura del centro e del museo “Ciusa”. Avremo delle risorse anche grazie alla rete tra le città candidate al concorso di capitale della cultura». L’impegno di Cocco e della giunta è anche sul fronte della didattica scolastica. Il prossimo atto riguarda le mense per le scuole dell’obbligo: «Il servizio sarà unico, dalle materne alle medie. Per tutti i gestori l’indicazione è di utilizzare solo alimenti biologici. Tra l’altro – aggiunge l’assessore della Cultura – faremo anche dei laboratori per spiegare ai bambini l’importanza del “mangiar sano”». La scuola è anche locali e strutture. C’è la novità del nuovo corso che riguarderà l’istituto comprensivo di monte Gurtei, destinato ad assumere i connotati dell’eccellenza, all’interno del progetto regionale “Iscol@”. Risorse sono già in cassa anche per gli altri istituti, ricorda l’esponente della giunta guidata da Andrea Soddu. Si parla di istruzione e formazione delle giovani generazioni anche nel caso della “Summer school”, progetto fissato per luglio, nel quale il Comune collabora col Consorzio universitario locale. Cocco segue l’organizzazione per via della delega delle Politiche comunitarie: «L’iniziativa consente uno scambio tra ragazzi di diverse nazionalità. Ma credo sia importante anche per conoscere l’Unione europea, spesso presentata come una nemica e che invece è molto vicina alla nostra vita». Molti progetti e altrettante speranze dunque per l’assessorato guidato da Cocco. Il rilancio della biblioteca “Satta” è quello più vicino nel tempo. Il presidio ha rallentato l’attività nei giorni della giunta Soddu, e questo da alcuni non è stato visto come una coincidenza.
La notizia vale anche una delle prime comunicazioni dell’assessore-avvocato, in forza al partito della Base, dopo il silenzio seguito alla mancata affermazione della città come capitale italiana della cultura 2020. Titolo andato a Parma, tra le dieci finaliste (su 46 concorrenti) dove c’era anche Nuoro. Sebastian Cocco ritorna proprio all’evento, chiuso con la cerimonia al ministero: «Contrariamente a quello che si possa pensare, è stato un risultato di rilievo. Tra l’altro, non dimenticherei di ricordare che sino all’ultimo siamo stati in lizza per la vittoria, con la stessa Parma e con Agrigento. Il risultato l’abbiamo già messo a frutto con la creazione di una rete tra le dieci finaliste, che ora lavorano per una programmazione culturale integrata». Nel concorso ministeriale, il podio vale già un successo, ma il primo posto quanto avrebbe dato in più?
Ancora l’assessore Cocco: «Certo, le vittorie ti consentono una maggiore visibilità mediatica. Ma l’obiettivo era anche di offrire alla città uno strumento di auto-consapevolezza e, da questo punto di vista, si può dire che il risultato è positivo. Ritengo che il fatto più importante sia stato quello di sognare una città diversa e coinvolgere in questo proposito cittadini e associazioni, che adesso hanno un’idea compiuta sul capitale culturale e su come sfruttarlo». I conti tornano anche sotto l’aspetto finanziario: «Il milione di euro che non abbiamo conseguito col titolo assoluto, lo abbiamo ottenuto attraverso il piano di rilancio del Nuorese, che è stato riaperto dalla Regione per finanziare alcuni interventi del dossier presentato al concorso».
«Il pezzo più importante è il progetto Faro. Prevede la riqualificazione e la riapertura del centro e del museo “Ciusa”. Avremo delle risorse anche grazie alla rete tra le città candidate al concorso di capitale della cultura». L’impegno di Cocco e della giunta è anche sul fronte della didattica scolastica. Il prossimo atto riguarda le mense per le scuole dell’obbligo: «Il servizio sarà unico, dalle materne alle medie. Per tutti i gestori l’indicazione è di utilizzare solo alimenti biologici. Tra l’altro – aggiunge l’assessore della Cultura – faremo anche dei laboratori per spiegare ai bambini l’importanza del “mangiar sano”». La scuola è anche locali e strutture. C’è la novità del nuovo corso che riguarderà l’istituto comprensivo di monte Gurtei, destinato ad assumere i connotati dell’eccellenza, all’interno del progetto regionale “Iscol@”. Risorse sono già in cassa anche per gli altri istituti, ricorda l’esponente della giunta guidata da Andrea Soddu. Si parla di istruzione e formazione delle giovani generazioni anche nel caso della “Summer school”, progetto fissato per luglio, nel quale il Comune collabora col Consorzio universitario locale. Cocco segue l’organizzazione per via della delega delle Politiche comunitarie: «L’iniziativa consente uno scambio tra ragazzi di diverse nazionalità. Ma credo sia importante anche per conoscere l’Unione europea, spesso presentata come una nemica e che invece è molto vicina alla nostra vita». Molti progetti e altrettante speranze dunque per l’assessorato guidato da Cocco. Il rilancio della biblioteca “Satta” è quello più vicino nel tempo. Il presidio ha rallentato l’attività nei giorni della giunta Soddu, e questo da alcuni non è stato visto come una coincidenza.
