La Nuova Sardegna

MACOMER. «Non abbiamo votato alcuna fiducia alla giunta Succu. Non è previsto né necessario». Così scrive il M5s di Macomer intervenendo nel merito delle tante polemiche innescate dal voto favorevole espresso da Maurizio Cossu in consiglio. «L’assemblea era già costituita, il sindaco aveva giurato, le commissioni costituite con il nostro portavoce membro della Commissione Ambiente. Naturalmente all’opposizione». I pentastellati non ci stanno ad essere etichettati come vicini alla maggioranza. Il voto a favore sarebbe stato travisato: «nelle trappole che il sistema fa al Movimento, con continue distorsioni della realtà, ci viene attribuito un voto di fiducia con una imprecisione davvero esagerata e, oltre ai soliti malpensanti, ci cascano anche molti che ci hanno votato. La dichiarazione di voto del portavoce Cossu – è la spiegazione – è stata articolata e divisa in due interventi: il voto a favore è stato motivato, con una punta di ironia, perché è stato raccontato un percorso di linee programmatiche con intere parti del nostro programma mutuate integralmente che, a ben ricordare, non apparivano nel programma della lista vincente. Caso chiuso dunque? Difficile dirlo. Di certo la mano alzata del 5 Stelle insieme alle 12 della maggioranza ha determinato una distanza politica tra l’unico pentastellato in Consiglio e gli altri quattro rappresentanti di opposizione all’amministrazione guidata da Antonio Succu. «Abbiamo una legislatura intera per spiegare meglio il nostro agire – concludono i rappresentanti dei 5 Stelle – continuiamo a pensare che questo sia un piccolo feudo nel quale modi e metodi non sono consoni ad una libera comunità democratica. Saremo differenti nelle modalità e nelle azioni».