La Nuova Sardegna

Nuoro

Paschedda Zau e i tenores all’esame di terza media

Alessandro Mele
Paschedda Zau e i tenores all’esame di terza media

Tre studenti hanno sostenuto la prova indossando l’abito tradizionale nuorese. Nelle loro tesine hanno approfondito usi, costumi e personaggi della Sardegna  

23 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. L’esame di terza media? A Nuoro tre studenti lo hanno sostenuto indossando l’abito tradizionale. Mara Piras, Luca Forteleoni e Mario Carli si sono presentati di fronte alla commissione con il costume sardo e con una tesina interamente dedicata al loro territorio di origine. Mario, che ha frequentato la scuola di San Pietro e si è iscritto all’Alberghiero di Budoni, ha deciso di parlare della sua Sardegna a tutto tondo. «Ho la fortuna di vivere in un luogo straordinario» dice il ragazzo che aggiunge: «ho imparato che è molto vasto nonostante sembri piccolo sulle cartine. Sono sempre stato incuriosito anche dai paeselli più piccoli con i loro balli, i canti a tenore e le feste popolari. Gli insegnanti mi hanno detto che era molto tempo che non vedevano una tesina sulla Sardegna e sulle sue e tradizioni e anche i compagni mi hanno fatto i complimenti. La ricerca è durato un paio di mesi e mi sono trovato a lavorare su varie fonti interessanti».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17089373:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17089373:1653499777/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

A Luca, che dopo aver studiato alla scuola Maccioni proseguirà all’indirizzo sportivo Scientifico, il compito di parlare della sua Nuoro. «Questo lavoro – racconta Luca – nasce dall’esigenza di approfondire la storia della mia città. Un lavoro interessante ricco non solo di nozioni geografiche o storiche ma anche di temi legati alla cultura musicale del posto, una passione che nasce in famiglia dove si è sempre apprezzata la musica popolare». Luca dice che gli insegnanti, soprattutto i non nuoresi, sono rimasti molto incuriositi. «Mi hanno fatto tante domande rispetto anche ai contenuti specifici delle materie. Libri, dischi ed esperienze personali mi hanno aiutato nello scrivere la tesina». Mara, studentessa della Borrotzu e iscritta allo Scientifico, ha approfondito la figura della donna sarda, e nuorese, in tutte le sue sfaccettature. «Ho sentito l’esigenza di riproporre l’importanza di noi donne sarde» dice Mara, convinta che gli esempi di Marianna Bussalai e Pasca Zau meritino di essere ricordati. «In un tempo in cui la figura della donna è spesso svilita, ho ritenuto importante dedicare questo lavoro, in linea con la tradizione matriarcale della Sardegna, descrivendo usi e costumi delle donne della nostra isola e soprattutto di Nuoro, arti come quella del ricamo comprese».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17089375:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17089375:1653499777/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

È andata bene: Mara e Mario hanno preso 8 mentre Luca 9. Sono riusciti a convincere la commissione con tre semplici mosse. La prima è la descrizione dell’abito tradizionale indossato per l’occasione, la terza l’utilizzo esclusivo dei libri (reputando internet un mondo scontato) e l’ultima, la passione per il ballo sardo. Infatti tutti e tre fanno parte del gruppo Saludos della Pro loco e non hanno nessuna intenzione di smettere.
 

In Primo Piano
L’allarme

Balneari, caos bandi per le 573 concessioni in Sardegna

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative