La Nuova Sardegna

Nuoro

Borore senza più edicole, il paese si mobilita

di Alessandra Porcu
Borore senza più edicole, il paese si mobilita

I cittadini costretti a spostarsi nei centri vicini. La Regione: «Nessun ostacolo per nuovi punti vendita»

27 luglio 2018
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BORORE. Borore non ha più un’edicola. Quella storica del paese, che per oltre quarant’anni ha avuto sede nella centralissima via Roma, è stata chiusa. Così, da diverse settimane, i cittadini di Borore sono costretti a fare a meno del servizio e ad andare altrove per acquistare riviste, quotidiani e periodici. Ora però qualcosa potrebbe cambiare: la notizia attesa da oltre due anni, esattamente dal 6 aprile 2016 data nella quale il Comune aveva posto un quesito all’assessorato regionale al Commercio in merito alla liberalizzazione delle edicole, è arrivata: la Regione ha comunicato che anche in Sardegna non sussistono motivi ostativi all’apertura di nuovi punti vendita esclusivi di quotidiani e periodici, fatti salvi gli eventuali piani adottati dai Comuni per motivi di interesse generale come ad esempio la tutela dei centri storici. A differenza di quanto accadeva in passato, dunque, non verranno più imposti vincoli alla regolazione del mercato. Non ci saranno limiti numerici per tali esercizi, né si dovranno rispettare distanze minime tra i punti vendita. Ultimamente negli uffici comunali preposti non sono mancate le richieste di informazioni da parte di alcuni abitanti. A quanto pare sarebbero diverse le persone interessate a puntare su questa attività imprenditoriale. Chiunque volesse investire tempo e denaro, dovrà avere la disponibilità di locali a destinazione d’uso commerciale, regolarmente agibili, e presentare tramite la piattaforma regionale Suap2, la pratica Suape, in immediato avvio a zero giorni, di “Apertura di un punto vendita esclusivo di quotidiani e periodici”. Relativamente ai punti vendita non esclusivi di quotidiani e periodici possono essere autorizzati alla vendita, ad esempio, le rivendite di generi di monopolio; quelle di carburanti e oli minerali i cui esercizi abbiano una superficie minima pari a 1.500 metri quadri; i bar, inclusi gli esercizi posti nelle aree di servizio delle strade statali e nell’interno di stazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime, con esclusione di altri punti di ristoro, ristoranti, rosticcerie e trattorie; le librerie i cui esercizi abbiano una superficie minima pari a 120 mq e altri tipi di esercizio.

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