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Lavori bloccati sulla statale 125 I sindacati: «Basta lungaggini»

di Lamberto Cugudda

TORTOLÌ. Nuova strada statale 125-Orientale sarda: i sindacati di categoria degli edili premono affinché si abbiano risposte definitive e positive sul lotto Tortolì-Barisardo. «È ora di dire basta...

02 agosto 2018
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TORTOLÌ. Nuova strada statale 125-Orientale sarda: i sindacati di categoria degli edili premono affinché si abbiano risposte definitive e positive sul lotto Tortolì-Barisardo. «È ora di dire basta alle lungaggini, la Statale 125 – dicono i responsabili Ogliastra di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal -Uil, Giovanna Muscau, Maurizio Piras e Mario Arzu – continua a essere un pericolo per tutte le persone che la percorrono quotidianamente». E fanno il punto dopo l’incontro tenutosi il 26 luglio a Roma con la direzione nazionale Anas, le tre segreterie regionali e nazionali di Feneal, Filca e Fillea. «Dalle notizie emerse a margine dell’incontro di Roma – proseguono Piras, Arzu e Muscau – sappiamo che la direzione Anas ha già avviato le procedure di rescissione del contratto per i lavori affidati alla ex-Obersolser nel lotto Tortolì-Barisardo. Per questo lotto, che non era stato ammesso dal tribunale di Bolzano all’asta per la vendita del ramo di azienda operativo della Obersoler, si attendeva che l’Anas nazionale assumesse un’iniziativa, visto il rallentamento e la repentina interruzione a dei lavori». I tre sindacalisti precisano che gli uffici dell’Anas «stanno procedendo a una valutazione dei criteri e dei requisti per affidare i lavori alla seconda impresa che si era classificata nella gara d’appalto (l’impresa Salini)». Per conoscere gli esiti di questa valutazione, ovvero i tempi di una eventuale ripresa dei lavori, però, si dovrà aspettare il mese di ottobre. In caso di parere negativo, molto probabilmente l’Ente dovrà procedere a un nuovo appalto. «Per il lotto Tertenia-San Priamo – rimarcano i sindacati – continua il lavoro dei progettisti per rendere il progetto esecutivo. Sapevamo che lo stesso doveva essere valutato dal ministero delle Infrastrutture in un tempo massimo di circa quattro mesi».

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