La Nuova Sardegna

NUORO. Cristian Pireddu il giovane di Orani finito in carcere nell’ambito di un’operazione della Squadra mobile di Nuoro che aveva sgominato un’organizzazione ritenuta responsabile di traffico d’armi, droga e tentate rapine agli anziani, ieri ha ottenuto dal tribunale del riesame gli arresti domiciliari. Accusato esclusivamente di reati legati alla detenzione di droga e difeso dagli avvocati Fabio Varone e Rossana Pireddu, il giovane si è visto sostituire la misura della custodia cautelare in carcere applicata nei suoi confronti con quella degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Orani. Il Tribunale inoltre non ha disposto per l’indagato l’applicazione delle particolari modalità di controllo. Vieta però al Pireddu di ricevere nella propria abitazione persone diverse da quelle che con lui coabitano e gli vieta di comunicare con qualsiasi mezzo con persone diverse da quelle che con lui coabitano. Il Tribunale del riesame, presieduto da Silvia Guareschi e dai giudici Sergio De Luca e Francesco De Giorgi, ha ritenuto di accogliere l’istanza presentata dai legali dell’indagato, ritenendo più proporzionata la misura degli arresti domiciliari «considerata l’assenza di precedenti specifici e la non ingentissima quantità di sostanza stupefacente oggetto delle condotte contestate».

Le indagini della polizia erano partite dall’attentato dinamitardo ai danni dell’agenzia Europcar di viale Trieste a Nuoro. Dalle intercettazioni e dai pedinamenti seguiti all’esplosione, gli inquirenti erano giunti a individuare un gruppo di persone accusate, a varo titolo di traffico di droga e armi e di una tentata rapina ai danni di un anziano residente nel Cagliaritano.