La Nuova Sardegna

NUORO. Da una parte: il rigore assoluto, per fare prevenzione ed evitare sprechi. Dall’altra: lo sperpero incontrollato, per incuria o, quanto meno, scarso senso civico. Succede così che mentre alla Solitudine l’acqua scende copiosa dal costone e si disperde nella vallata, fino a raggiungere la vecchia strada per Oliena, la fontanella della piazzetta davanti alla chiesa è stata chiusa e sigillata per contenere i consumi. L’unica fontanella presente nello slargo rivestito di granito cui potevano accedere gli anziani che di sera cercano refrigerio in questi giorni di afa come pure i bambini che passano qualche ora giocando con bici o monopatini. La stessa scena va in replica da un po’ di tempo a questa parte nella pineta di Ugolio, a pochi passi dall’ospedale. Anche qui, nel polmone verde curato dalla Forestale, meta giornaliera di semplici passeggiatori e di veri e propri atleti ma anche di anziani e famigliole in cerca di ossigeno, la fontanella posta sull’altro lato rispetto all’ingresso principale è stata chiusa e sigillata. Numerose le proteste dei cittadini che vorrebbero bere un sorso d’acqua ora che il caldo la fa da padrone, ma a nulla sono servite finora le telefonate che chiedevano il pronto intervento. Gli atleti possono continuare a correre e gli anziani a giocare a carte: è soltanto questione di tempo, ma prima o poi l’acqua tornerà, magari con la stagione delle piogge.