Sindia, muore l’ex sindaco Pisanu
di Federico Sedda
Vittima dell’Anonima sarda, il commerciante venne sequestrato nel 1984 e liberato dopo 4 mesi
08 agosto 2018
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SINDIA. È morto ieri all’età di 91 anni Ernesto Pisanu, sindaco di Sindia nella prima metà degli anni Novanta che nel 1984 finì nelle mani dell’Anonima sarda. Venne liberato nell’ottobre dello stesso anno nelle campagne di Ortachis, dopo quattro mesi di prigionia, conclusa con il pagamento di un riscatto di 300 milioni.
Commerciante di bestiame, considerato benestante e facoltoso, aveva 57 anni quando i banditi gli avevano teso una trappola nella sua campagna, in località Pischina ’e fustes, a pochi chilometri dal paese.
I malviventi avevano bloccato la sua auto costringendolo a salire sui sedili posteriori, poi erano fuggiti con l’ostaggio a bordo della sua stessa vettura. Prima però avevano immobilizzato un veterinario che aveva assistito al rapimento e che, solo una volta liberatosi, aveva potuto dare l’allarme.
Decine di pattuglie avevano setacciato la zona fino a tarda notte ma del rapito nessuna traccia.
Ernesto Pisanu, prelevato a pochi giorni dal sequestro del medico nuorese Antonio Toxiri, era stato rilasciato nei boschi del Marghine dove si erano incrociati i destini di altre vittime dell’Anonima sequestri che all’epoca imperversava in Sardegna.
Era l’una del mattino dell’8 ottobre, quando a Badd’e Selighe, nelle campagne di Bolotana, l’ex sindaco democristiano di Sindia riacquistò la libertà dopo 128 giorni di prigionia.
Ieri la notizia della sua morte è subito corsa veloce di bocca in bocca. Numerosissimi gli attestati di cordoglio arrivati ieri alla famiglia, alla moglie Elvira Piu. L’uomo era infatti conosciutissimo e stimato in tutto il territorio.
«È una grave perdita per il nostro paese – ha commentato il primo cittadino Gigi Daga –. Ernesto Pisanu, uomo onesto e laborioso, è stata una figura importante per un piccolo centro come questo». I funerali verranno celebrati questo pomeriggio alle ore 15 nella parrocchia abbaziale di Nostra Signora di Corte.
Commerciante di bestiame, considerato benestante e facoltoso, aveva 57 anni quando i banditi gli avevano teso una trappola nella sua campagna, in località Pischina ’e fustes, a pochi chilometri dal paese.
I malviventi avevano bloccato la sua auto costringendolo a salire sui sedili posteriori, poi erano fuggiti con l’ostaggio a bordo della sua stessa vettura. Prima però avevano immobilizzato un veterinario che aveva assistito al rapimento e che, solo una volta liberatosi, aveva potuto dare l’allarme.
Decine di pattuglie avevano setacciato la zona fino a tarda notte ma del rapito nessuna traccia.
Ernesto Pisanu, prelevato a pochi giorni dal sequestro del medico nuorese Antonio Toxiri, era stato rilasciato nei boschi del Marghine dove si erano incrociati i destini di altre vittime dell’Anonima sequestri che all’epoca imperversava in Sardegna.
Era l’una del mattino dell’8 ottobre, quando a Badd’e Selighe, nelle campagne di Bolotana, l’ex sindaco democristiano di Sindia riacquistò la libertà dopo 128 giorni di prigionia.
Ieri la notizia della sua morte è subito corsa veloce di bocca in bocca. Numerosissimi gli attestati di cordoglio arrivati ieri alla famiglia, alla moglie Elvira Piu. L’uomo era infatti conosciutissimo e stimato in tutto il territorio.
«È una grave perdita per il nostro paese – ha commentato il primo cittadino Gigi Daga –. Ernesto Pisanu, uomo onesto e laborioso, è stata una figura importante per un piccolo centro come questo». I funerali verranno celebrati questo pomeriggio alle ore 15 nella parrocchia abbaziale di Nostra Signora di Corte.
