La Nuova Sardegna

Nuoro

Boom del mercato online rivoluzione alle Poste

di Luciano Piras
Boom del mercato online rivoluzione alle Poste

Consegne anche nel pomeriggio e nei week end per adeguarsi ai nuovi bisogni «I pacchi sono quadruplicati rispetto al 2017 nel Nuorese e in Ogliastra»

09 agosto 2018
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NUORO. Le proiezioni ipotizzano che a fine anno saranno oltre 150mila i pacchi consegnati in provincia da Poste italiane. Certo è che nei primi quattro mesi di questo 2018, i pacchi consegnati nel Nuorese e in Ogliastra sono più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 47mila contro i 22mila di gennaio-aprile 2017. Seimila in più dei 41mila pacchi consegnati nel corso di tutto il 2017. Una crescita esponenziale che anche in Barbagia segue passo passo il boom del mercato online. «Da gennaio ad aprile 2018, in questo territorio sono stati consegnati oltre 47mila pacchi dei 484mila consegnati nell’intera isola» spiega Roberta Pierantoni, responsabile del Recapito in Sardegna di Poste italiane. «Proiettando i dati fino a tutto il prossimo dicembre – va avanti –, a Nuoro e provincia i nostri portalettere recapiteranno nel 2018 oltre 150mila pacchi: quasi quattro volte di più rispetto al 2017».

È da questi numeri di fatto che parte la rivoluzione di Poste italiane con la nuova organizzazione del recapito “Joint delivery” che prevede le consegne anche il pomeriggio e nei week-end. Una risposta concreta della più grande azienda d’Italia nel settore della corrispondenza al cambiamento delle abitudini dei cittadini e allo sviluppo dell’e-commerce. Partito da Cagliari il 18 giugno scorso, il nuovo modello di recapito è scattato anche a Nuoro e Macomer, dal 30 luglio: diventerà la regola in tutta la Sardegna entro l’anno.

«La grande novità – riprende Roberta Pierantoni – è che la nuova organizzazione per la città di Nuoro è articolata su due reti di recapito distinte ma integrate tra loro: la prima, denominata “Linea di Base”, garantisce quotidianamente, sulla propria area di competenza, la consegna di tutti i prodotti postali; la seconda, chiamata “Linea Business”, è maggiormente orientata alla consegna dei pacchi e dei prodotti e-commerce, anche in fasce orarie pomeridiane, fino alle 19,45 e durante i week-end».

Una rivoluzione che a livello nazionale, già siglato l’accordo con le diverse organizzazioni sindacali, prevede l’assunzione di 1.080 persone a tempo indeterminato, 1-126 trasformazioni di contratto da part time a full time e 500 assunzioni di neolaureati da destinare alle sale di consulenza degli uffici postali. Una parte di queste assunzioni saranno destinate alla Sardegna, da dividere poi nelle sue province.

«Con il “Joint delivery” – è sempre Pierantoni che parla –, grazie anche all’accordo sottoscritto con i sindacati, Poste italiane intende rinnovare il servizio di consegna della corrispondenza adeguandolo alla nuova realtà e alle nuove abitudini degli italiani che si caratterizzano sempre più in una costante diminuzione dei volumi di posta tradizionale e parallelamente in un significativo e costante aumento delle spedizioni di pacchi e di acquisti online. Infatti, dal 2005 al 2017 si è registrata una contrazione della corrispondenza tradizionale di oltre il 50% e le previsioni per il periodo 2017-2022 indicano una ulteriore riduzione del 4,5% a fronte di un incremento consistente dei prodotti derivanti dall’e-commerce, con un totale di oltre 40 milioni di pacchi consegnati nel 2017 e una previsione di espansione di circa il 20% entro il 2022».

Il nuovo modello di recapito è parte integrante del piano industriale quinquennale di Poste italiane presentato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante e finalizzato a riorganizzare il servizio per creare una rete più efficiente ed efficace, capace di offrire un servizio più flessibile ai cittadini. «Allo stesso tempo – chiude infine Roberta Pierantoni –, “Joint delivery” si propone di assicurare la sostenibilità dell’onere del servizio universale basandosi su un innovativo approccio che tiene conto delle caratteristiche di ogni singolo territorio, come, ad esempio, la densità abitativa e le serie storiche dei volumi di corrispondenza registrati, il tutto senza prevedere licenziamenti e contemplando un notevole sforzo per la formazione di tutto il personale addetto al recapito». (l.p.)

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