La Nuova Sardegna

Nuoro

Tortolì, abbattuta la recinzione a Orrì

di Lamberto Cugudda
Tortolì, abbattuta la recinzione a Orrì

Attacco della minoranza al sindaco che ordina la rimozione delle barriere

09 agosto 2018
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TORTOLÌ. La recinzione nel litorale di Orrì, al termine della seconda spiaggia, come da ordinanza del sindaco emessa martedì che dava 24 ore di tempo per la rimozione, ieri è stata abbattuta. Ad effettuare l’intervento il personale del Comune, alla presenza della polizia locale e dei carabinieri (chiamati dai proprietari dell’area). Lo scorso 5 giugno, sulla vicenda che contrappone da oltre due anni il Comune agli eredi dei proprietari dell’area, si erano espressi anche i giudici del Tar Sardegna, dando ragione agli eredi «contro le ordinanze emesse l’estate scorsa dal sindaco per la riapertura a pubblico utilizzo dell’area sterrata di circa mille metri quadri».

E il 12 luglio, sempre in merito alle ordinanze per la riapertura dell'area, l’amministrazione comunale aveva dato la notizia dell’archiviazione, da parte del gip di Lanusei del procedimento a carico del sindaco Massimo Cannas e della comandante della polizia locale, Marta Meloni, per presunto abuso d’ufficio dopo la denuncia di alcuni privati a seguito della riapertura al pubblico utilizzo dello sterrato antistante la seconda spiaggia di Orrì. Ieri attacco contro il sindaco da parte di due consiglieri di minoranza, Paolo Stochino e Mara Mascia. «Abbiamo appreso in data odierna – affermano – che il sindaco ha celermente rimosso nuovamente la recinzione degli eredi Nieddu posta nei pressi della seconda spiaggia di Orrì. Non riusciamo a comprendere per quale ragione si intestardisca ancora su questa vicenda se il Tar ha, con sentenza del 5 giugno, annullato le ordinanze contingibili e urgenti emanate da questa amministrazione a giugno e luglio del 2017». E ancora: «Pensiamo che il buon senso in questo caso avrebbe di sicuro aiutato, e riteniamo che con una procedura di esproprio il Comune avrebbe speso molti meno soldi».

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