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Caria: «Orosei avrà presto il suo porto»

Caria: «Orosei avrà presto il suo porto»

L’assessore all’Agricoltura assicura l’impegno della Regione per l’uso misto delle bocche a mare nella Marina e a Osala

11 agosto 2018
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OROSEI. Il progetto di messa in sicurezza delle bocche a mare di Su Portu e Osala inviato dall’amministrazione comunale non è ancora pervenuto all’assessorato regionale all’Agricoltura, dice il responsabile Pier Luigi Caria, che però conferma alla Nuova quanto già detto nei giorni scorsi, e cioè la massima disponibilità ad aprire una corsia preferenziale per l’uso misto (pesca e nautica) delle bocche a mare dello stagno Su Petrosu. Questo accadrà non appena gli uffici regionali avranno valutato positivamente il progetto presentato dall’amministrazione, che prevede la sostituzione dei pontili di legno, pericolanti e abusivi, con strutture mobili moderne e sicure ancorate al molo. Ovviamente tutto questo richiederà del tempo, non solo perché appunto sino a ieri mattina il progetto, spedito per posta martedì 7, non era ancora arrivato in Regione, in secondo luogo perché gli uffici dell’assessorato ora chiuderanno per le ferie a cavallo di Ferragosto.

Ma anche se i tempi tecnici saranno rispettati, va da sé che si sta parlando di una soluzione che sarà in vigore per la prossima stagione turistica, quando i due approdi di Orosei (appunto Su Portu e Osala) saranno finalmente “legalizzati”. Invece per consentire il proseguo dell’attuale stagione il Comune si sta adoperando di concerto con la Capitaneria di porto di Olbia per individuare a stretto giro di posta una soluzione temporanea, attraverso la realizzazione di boe al di fuori delle moli dove potranno attraccare i mezzi delle attività di noleggio e diving. Se ne è parlato nella riunione di venerdì 3 agosto al quale hanno preso parte, oltre al sindaco di Orosei e il suo staff, il comandante della Capitaneria Trogu, l’assessore Caria e il dirigente del Demanio regionale Sabina Bullitta.

In quell’occasione Caria ha voluto anche informarsi sui passi che erano stati mossi dall’amministrazione comunale nel confronto con la Regione negli anni passati. Va precisato anzitutto che la precedente concessione al Comune non comprendeva le bocche a mare, ma la parte retrostante, cioè lo stagno vero e proprio, con finalità evidentemente legate alla pesca. In quella stessa convenzione si faceva riferimento alle bocche, ma solo per precisare, chiarisce Caria, che veniva esclusa l’attività mista, cioè pesca e nautica insieme. «L’amministrazione ci ha chiesto – dice l’assessore – se da parte della Regione c’erano preclusioni a concedere d’ora in poi tale uso. Ho fatto notare che c’era già un parere del dirigente del settore pesca del mio assessorato, oggi in pensione, secondo il quale l’uso misto era praticabile ma solo se prima fossero state messe in atto le norme di sicurezza più elementari. Al sindaco ho detto che se questo è il quadro, cioè la realizzazione di un progetto che mette insieme l’utilizzo misto e la tutela dell’ambiente dello stagno, e questo dovranno valutarlo gli uffici dell’assessorato, da parte nostra non ci sono preclusioni di sorta». (p.me.)

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