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Barisardo, scoperta piantagione di droga: arrestati due talanesi

Barisardo, scoperta piantagione di droga: arrestati due talanesi

BARISARDO. Una piantagione di cannabis indica, con ben 1478 piantine (in vari stadi di sviluppo) è stata scoperta nei giorni scorsi nel territorio comunale di Barisardo. Il personale del...

15 agosto 2018
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BARISARDO. Una piantagione di cannabis indica, con ben 1478 piantine (in vari stadi di sviluppo) è stata scoperta nei giorni scorsi nel territorio comunale di Barisardo. Il personale del commissariato della polizia di Lanusei, con i colleghi della Scientifica del commissariato di Tortolì, guidati dal vice questore aggiunto Leonardo Cappetta, di concerto con gli uomini del Nucleo investigativo del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di Lanusei, coordinati da Giuseppe Carboni, hanno anche tratto in arresto due talanesi, di 34 e 27 anni, colti in flagranza mentre si occupavano della piantagione.

I due “coltivatori diretti”, stando a quanto raccontano gli inquirenti, sono stati sorpresi mentre tagliavano le piante e dialogavano sui metodi di lavorazione.

Tutto ha avuto inizio quando, nel corso di un servizio mirato, gli agenti di polizia e gli uomini del Nucleo investigativo del Cfva, mentre controllavano alcuni siti in località Geperarci, hanno percepito un forte odore di sostanza stupefacente del tipo marijuana, proveniente da una radura circondata da una folta vegetazione. Si è quindi deciso di controllare tutta la zona. In un’area interna, ben nascosta dalla vegetazione è stata rinvenuta una fitta piantagione di marijuana, poi risultata fra le più rilevanti in Ogliastra, per numero di piante: ben 1478 di diverse altezze.

È stato spiegato che il sito destinato alla coltivazione della cannabis, si estendeva per oltre 2mila metri quadrati, era stato allestito e distinto in diversi settori, ricavati all’interno della vegetazione boscata. I settori coltivati erano collegati e serviti da un sofisticato sistema di fertirrigazione, costituito da diverse centinaia di metri di tubi di vario diametro, in polietilene, in cui decorreva l’acqua accumulata in tre voluminosi serbatoi.

Fra l’altro, sono state rinvenute anche due foto-trappole per controllare gli accessi e diversi contenitori di concime. Trovate anche 489 cime di pianta, con boccioli maturi, in diverso stato di essiccazione. (l.cu.)

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