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Nuoro, la città è più sicura: crollo dei reati dell’11 per cento in un anno

Nuoro, la città è più sicura: crollo dei reati dell’11 per cento in un anno

Il rapporto della Prefettura evidenzia una netta diminuzione dei furti e delle rapine, stabili invece le truffe informatiche 

15 agosto 2018
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NUORO. C’è un netto calo dei reati, in città come in provincia, ma a Nuoro questa positiva inversione di tendenza è decisamente più marcata: meno 11,26 per cento, secondo i dati comunicati agli amministratori durante una recente riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. E -4,54% nell’intera provincia, ma va ricordato che il dato riguarda l’ambito d’azione della Prefettura di Nuoro, allargato ai confini della vecchia provincia statale: dunque comprendente Bosa, San Teodoro e Budoni. Per quanto riguarda la città, emerge chiaramente un calo dei reati più gravi (il raffronto è tra il 2017 e il 2016): per fare un esempio, un solo attentato è stato denunciato alle forze dell’ordine, e inoltre i presunti autori sono stati individuati e arrestati. Non c’è stato alcun omicidio, ma soltanto un tentato omicidio. Anche qui è stato individuato il presunto responsabile. Non si registra alcun omicidio colposo, mentre sono stati denunciati 15 episodi di lesioni colpose, 14 di percosse e 52 di minacce. Nella maggior parte di questi reati sono stati individuati i presunti responsabili. Ancora, non sono stati denunciati atti sessuali con minorenni né episodi di corruzione nei loro confronti.

Diminuiscono notevolmente i furti: ne sono stati denunciati 195, ma l’anno precedente erano 301. L’individuazione degli autori è attorno al 10% del totale. Sette gli episodi di ricettazione scoperti, e 8 le rapine messe a segno: per quattro di esse sono stati denunciati i responsabili. Non sono stati denunciati casi di usura, mentre sono 8 le estorsioni scoperte (due le persone denunciate). Di particolare rilievo invece la voce frodi informatiche: ben 128, un po’ meno dell’anno precedente. Numerosi i danneggiamenti (170) ai quali vanno aggiunti quelli seguiti da incendio, in genere di autovetture: sono 13 gli episodi denunciati (nel 2016 erano 21). Abbastanza contenuta anche la voce stupefacenti, dove ci sono state 38 denunce (di cui 16 le denunce in stato di libertà e 15 con arresti). In totale i delitti denunciati sono poco più di mille (1040), mentre l’anno precedente erano 1172, da cui si evince appunto il calo dell’11,26 per cento. Per 436 di questi reati sono stati individuati i presunti responsabili.

Il rapporto fa chiarezza sul primato negativo che la classifica annuale del quotidiano Il Sole 24 Ore ha attribuito proprio negli anni 2016 e 2017 a Nuoro e alla sua provincia, assegnandole il titolo di territorio con il maggior numero di omicidi per abitante in Italia. Il dato, contestato a suo tempo dagli stessi addetti ai lavori, cioè le forze dell’ordine, e dal sindaco Andrea Soddu, era sbagliato. Nella statistica infatti i dati forniti dal ministero dell’Interno relativi all’ambito di competenza della Prefettura di Nuoro (che include anche Bosa e la Planargia, Budoni e San Teodoro), cioè i confini della vecchia provincia, erano stati raffrontati con il numero degli abitanti della nuova provincia, che allora – sino a poco meno di due anni fa – era ancora separata dall’Ogliastra. In questo modo la percentuale di omicidi ogni centomila abitanti era stata, sostanzialmente, più che raddoppiata. Prudentemente nel rapporto 2018 Il Sole ha eliminato la voce omicidi dalla sua classifica. (p.me.)

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