La Nuova Sardegna

Nuoro

macomer 

Spuntano le discariche di abiti usati

Il servizio di raccolta è interrotto da mesi ma il deposito continua

15 agosto 2018
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MACOMER. Il servizio di raccolta degli abiti usati mediante i cassonetti distribuiti in città è interrotto da mesi, ma il deposito dei rifiuti tessili vicino ai contenitori non si è mai fermato ed alla fine i cumuli hanno dato vita a vere e proprie micro-discariche. A poco è servita l'indicazione di conferire i rifiuti presso l'eco centro comunale di Bonu Trau ed evidentemente non ha prodotto i risultati sperati neanche il servizio porta a porta, attivato di recente proprio per ovviare alla situazione. Per questo il Comune di Macomer ha deciso di rimuovere i cassonetti gialli dal centro abitato, dando mandato alla stessa ditta che si occupa della differenziata, la società Ambiente Italia, di ritirare i contenitori gialli e depositarli temporaneamente nell'area comunale di via Cavour. Il ritiro a domicilio degli abiti usati continua ad attivarsi su prenotazione, chiamando il numero verde 800369936. Il giorno indicato è il giovedì pomeriggio. La storia. La ditta Serdan Tess srl, con sede sociale in provincia di Prato e sede operativa a Santa Giusta, nel novembre del 2014 si era aggiudicata l'appalto per il ritiro della frazione tessile-abbigliamento della città di Macomer per 5 anni. Nel marzo del 2018 era sopraggiunto però un provvedimento di interdizione all'esercizio dell'attività, emesso dalla Procura di Oristano a seguito di un’indagine sulla casa madre da parte della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Il Comune aveva dunque sospeso il servizio, invitando i cittadini a conferire gli abiti usati direttamente all'eco centro. Nel mese di luglio, constatato il continuo abbandono dei rifiuti tessili presso i cassonetti dislocati nel centro abitato, il Comune aveva chiesto alla Serdan Tess di rimuovere i cassonetti di sua proprietà entro una settimana dall'avviso. Richiesta reiterata dopo qualche settimana ma caduta nuovamente nel vuoto. A fronte dell'inadempienza della ditta, si è quindi deciso di procedere direttamente alla rimozione, incaricando attraverso una specifica ordinanza la Ambiente Italia ed addebitando i costi alla Serdan Tess. (g.s.)

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