La Nuova Sardegna

Nuoro

«Penso alla Diciotti, agli indifesi ridotti a strumento di ricatto»

Mosè Marcia
La statua del Redentore (foto Massimo Locci)
La statua del Redentore (foto Massimo Locci)

Un intervento del vescovo di Nuoro sul significato della festa del Redentore: «Maestro di libertà per la redenzione di tutto il male fatto»

25 agosto 2018
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Sui cucuzzoli di diciannove montagne, dislocate una in ogni regione italiana, sorgono statue di Cristo, in omaggio a “Gesù Redentore”. Era la struttura portante del Giubileo, dell’Anno Santo, definito secolare, e aperto nel Natale del 1899 dal papa Leone XIII che voleva realizzare e vivere il passaggio dall’Ottocento al Novecento all’insegna e nel nome di Cristo inserito nel vissuto. Scelse infatti come insegna l’autodefinizione di Gesù nel vangelo di San Giovanni “Io sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv.14,6). Scriveva nel documento di indizione dell’Anno Santo, con respiro veramente ecumenico: «L’impero del Sacro Cuore non si estende solo sopra i popoli cattolici, ma abbraccia anche quanti vivono fuori del grembo della fede cristiana, sicché dalla divina potestà di Gesù Cristo dipende tutto il genere umano».

L’intendimento papale era: la valorizzazione di tutto il bene realizzato nella Chiesa e nella Società; la redenzione di tutto il male e di tutti gli errori commessi; l’impegno a ripartire all’insegna della fraternità e della buona volontà. Sono passati centodiciotto anni da quei giorni e trovo di una attualità incredibile quei tre impegni: rafforzare il bene; emendare il male riparando gli errori; vivere all’insegna della fraternità con tanta buona volontà. È di oggi la solidarietà per Genova divisa da un ponte che non c’è più. Un volontariato che soccorre nella strage nel canyon del torrente Raganello, e un intero paese pronto a non far mancare nulla alle due sorelle improvvisamente orfane. Quanta voglia di famiglia intorno! Quanto desiderio e bisogno nei giovani di una sana affettività.

È cronaca attuale: scontro sui poveri e contro i poveri, penso alla “Diciotti”, dove gli ultimi e gli indifesi vengono ridotti a strumento di ricatto, su loro si sta giocando una partita di potere? L’allarme per i giovani sempre più giovani e l’alcol, che con lo sballo del sabato, che crea dipendenza, vengono coinvolti 800 mila minorenni in Italia. Come non ricordare che Nuoro ha in Italia il record di soldi spesi in giochi d’azzardo e slot machine? Festa del Redentore! Festa di Cristo Via, che ci guida anche nelle situazioni più angosciose! Festa di Cristo Verità, Lui maestro di libertà non di imposizioni che illumina il potere straordinario dell’intelletto umano! Festa di Cristo Vita, che, anche nei conflitti sociali, trova la soluzione, e salvaguardia la giustizia e la pace trova il terreno adatto per affermarsi. L’idea di chi ha sistemato la statua a 925 metri sul livello del mare, era di porre Cristo nel vissuto. L’ha collocato in alto perché ci proteggesse e vigilasse su di noi. Ora sta lì, in alto, e ci guarda! Noi però Lo teniamo lontano dal nostro mondo reale, non condividiamo nulla con Lui, non gli diamo la parola, anzi decidiamo noi cosa e come deve fare! Forse è bene per noi oggi avvicinarlo al nostro quotidiano, alle cose belle che con Lui possiamo arricchire e alle cose meno belle che Lui con noi può cambiare! Senza di Lui anche il rapporto con Dio, che noi crediamo tale, può essere non solo errato, ma falso.

Buona festa.


 

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