La Nuova Sardegna

Nuoro

Terre civiche a Urzulei, in campo il Servizio civile

di Lamberto Cugudda
Terre civiche a Urzulei, in campo il Servizio civile

Il Comune valorizzerà 11mila ettari di demanio pubblico con l’aiuto di 4 volontari Il sindaco Arba: «Crediamo nel progetto che coinvolgerà la comunità locale»

28 agosto 2018
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URZULEI. Terre gravate da usi civici: grazie all’inserimento in un bando relativo a progetti di servizio civile na Sardegna il Comune guidato dal sindaco Ennio Arba (Partito democratico) potrà utilizzare quattro volontari, tra i 18 e i 28 anni. Saranno impegnati per un anno nel progetto “Urzulei e usi civici”. L’obiettivo del progetto, come spiegano dal Comune montano del nord Ogliastra «è l' educazione e la promozione culturale con interventi di animazione nel territorio». Verrà realizzato interamente nel territorio comunale e come obiettivo specifico ha «promuovere la partecipazione della popolazione a processi di condivisione delle politiche locali in tema di utilizzo delle terre gravate da uso civico».

Il primo cittadino si dice molto soddisfatto dell’inserimento del progetto “Urzulei e usi civici” fra quelli che sono stati approvati. «Si tratta – fa rilevare Arba – di un bando regionale, al quale partecipammo anche anno scorso, ma senza riuscire a entrare fra quelli che vennero finanziati. Come territorio comunale abbiamo circa 13mila ettari di terre: un migliaio saranno di proprietà privata, un altro migliaio di proprietà comunale, mentre il resto, circa 11mila ettari, sono gravati da uso civico. Crediamo molto in questo bando, in maniera da riuscire a coinvolgere sempre più la nostra comunità sulla necessità di un buon utilizzo delle terre e di salvaguardia ambientale». I quattro volontari, che dovranno avere tra i 18 e i 28 anni – la domanda di partecipazione, indirizzata al Comune, a dovrà pervenire, entro e non oltre, le ore 13 del 28 settembre – saranno impegnati per un anno e verrà riconosciuto un assegno mensile di 433,80 euro. Dovranno collaborare alla realizzazione delle diverse attività previste.

«In particolare – è precisato – vi è la somministrazione di interviste ai cittadini; pubblicizzare l’iniziativa attraverso contatti telefonici, via mail e calendarizzare gli incontri; collaborare con l’assistente sociale alla rielaborazione dei risultati; programmazione e realizzazione interventi di informazione; riunioni di programmazione degli incontri; realizzazione del materiale promozionale (locandine, comunicati stampa e radio per promuovere gli incontri)». E ancora: «Organizzazione logistica (allestimento spazi, accoglienza dei relatori e dei cittadini, curando anche la compilazione del registro delle presenze; produzione materiale fotografico che documenti il lavoro svolto;- avvio di un’azione di valorizzazione e recupero delle terre a uso civico attraverso un processo di programmazione partecipata che coinvolga l’intera comunità»

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