“A cena con Elias Portolu” a Sedda Ortai
di Alessandro Mele
Spettacolo teatrale di Gianluca Medas nella suggestiva Sa Conca degli ultimi pastori dell’Ortobene
31 agosto 2018
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NUORO. Un tuffo nella Nuoro letteraria con “A cena con Elias Portolu”, che domani sera a partire dalle 18 renderà palcoscenico sa Conca di Sedda Ortai, sull’Ortobene. Un’esperienza sensoriale che viene dalle idee del regista Gianluca Medas che con gli ultimi pastori de Sa Conca, la famiglia Salvietti Carta, già dalle prime ore della sera accoglierà un pubblico di appassionati di natura e letteratura. Durante il racconto ci sarà la possibilità di una interazione sensoriale con i personaggi del romanzo deleddiano assaggiando dolci e altri alimenti, e vini in corrispondenza di alcuni momenti speciali del racconto. «Una iniziativa sperimentale – spiega Gianluca Medas – che si spera di far diventare attività continuativa. Questo progetto, è il tentativo di uscir fuori dal solito cliché della Sardegna in vetrina, da guardare come una cartolina, da osservare con occhi rivolti al passato. Un progetto nuovo, leggero, emozionale, dedicato alla nostra isola come vorremmo fosse vissuta da chi la vuole conoscere davvero».
È lo stesso regista cagliaritano a voler raccontare i padroni di casa de Sa Conca: «Sono gli ultimi pastori dell’Ortobene, un presidio che racconta di un mestiere oramai estromesso dalle attività del monte caro ai nuoresi – commenta Medas – stanno in Sa conca, di Sedda Ortai dove ogni giorno le capre si aggirano attorno alla punta rocciosa del monte Palas de Casteddu per brucare l’erba che cresce attorno ai massi, una pastura speciale, saporita, selvatica. Al tramonto le capre tornano all’ovile per la mungitura fatta da Checco, Gonario e Mario Salvietti che subito dopo avviano le quotidiane lavorazioni di ricotta e formaggio, un rito – spiega ancora il regista – antico, magico, lo stesso, sempre uguale, descritto anche dalla Deledda in tutti i suoi romanzi. Un grazie va alla disponibilità ed all’entusiasmo della famiglia Salvietti, guidata dall’insostituibile Stefania Carta che in poco tempo ha saputo ingentilire e rendere ancor più accogliente e piacevole l’intera area de Sa Conca».
È così che nasce il format “A cena con Elias Portolu” realizzato con Gianluca Medas e in collaborazione con le cantine Gostolai di Oliena.
È lo stesso regista cagliaritano a voler raccontare i padroni di casa de Sa Conca: «Sono gli ultimi pastori dell’Ortobene, un presidio che racconta di un mestiere oramai estromesso dalle attività del monte caro ai nuoresi – commenta Medas – stanno in Sa conca, di Sedda Ortai dove ogni giorno le capre si aggirano attorno alla punta rocciosa del monte Palas de Casteddu per brucare l’erba che cresce attorno ai massi, una pastura speciale, saporita, selvatica. Al tramonto le capre tornano all’ovile per la mungitura fatta da Checco, Gonario e Mario Salvietti che subito dopo avviano le quotidiane lavorazioni di ricotta e formaggio, un rito – spiega ancora il regista – antico, magico, lo stesso, sempre uguale, descritto anche dalla Deledda in tutti i suoi romanzi. Un grazie va alla disponibilità ed all’entusiasmo della famiglia Salvietti, guidata dall’insostituibile Stefania Carta che in poco tempo ha saputo ingentilire e rendere ancor più accogliente e piacevole l’intera area de Sa Conca».
È così che nasce il format “A cena con Elias Portolu” realizzato con Gianluca Medas e in collaborazione con le cantine Gostolai di Oliena.
