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Siniscola, prorogato fino al 16 settembre il salvamento a mare

Siniscola, prorogato fino al 16 settembre il salvamento a mare

SINISCOLA. Grazie a poco meno di seimila euro reperiti tra i fondi di bilancio del comune, resteranno aperte sino al 16 settembre due delle tre postazioni di salvamento a mare posizionate nelle...

01 settembre 2018
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SINISCOLA. Grazie a poco meno di seimila euro reperiti tra i fondi di bilancio del comune, resteranno aperte sino al 16 settembre due delle tre postazioni di salvamento a mare posizionate nelle spiagge di Siniscola.

«In tutta la costa si riscontra ancora una grande presenza di vacanzieri – dice il vicesindaco Marco Fadda – La presenza dei bagnini è quindi molto importante per la sicurezza dei bagnanti e per questo motivo, sin dalla scorsa settimana, ci siamo attivati per prorogare il servizio. L’esiguità dei fondi a nostra disposizione e il ritardo con cui la Regione eroga il finanziamento, ci consente però di tenere aperte soltanto due torrette. Resteranno in funzione quindi quella posizionata nella spiaggia di Berchida e quella nella spiaggia grande. Chiude invece quella di Pischera».

Una scelta secondo l’amministrazione baroniese dettata dal calo delle presenze riscontrate in quel sito negli ultimi giorni di agosto. Niente da fare invece a Posada, il comune non dispone di ulteriori risorse e da oggi, saranno smantellate le tre postazioni poste a San Giovanni, Su Tiriarzu e Orvile. Gli unici bagnini presenti in spiaggia, saranno quindi solo quelli delle concessioni balneari regolarmente autorizzate che però, vigileranno solo nel tratto di mare antistante il loro spazio demaniale. Vista l’esiguità dei fondi regionali messi a disposizione dei centri della costa (a Siniscola sono stati finanziati 32 mila euro e a Posada 12mila e 500), da entrambi i comuni, arriva la richiesta alla Regione di rivedere gli stanziamenti per i prossimi anni.

Si tratta di un servizio che anche quest’anno, ha consentito di salvare molte vite umane visto che nelle sei postazioni dei due comuni, ci sono stati una settantina di interventi e in alcuni casi, se non fosse stato per la professionalità dei bagnini, ci sarebbero state sicuramente delle vittime. (s.s.)

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