La Nuova Sardegna

Nuoro

Auto non assicurate in aumento

di Alessandra Porcu

Macomer, gli automobilisti sono più disciplinati rispetto al passato ma troppo spesso insolventi

03 settembre 2018
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MACOMER. Rispetto al passato sono stati meno indisciplinati al volante e un po’ di più nel rapportarsi con gli agenti in divisa. Non sono mai stati pizzicati senza la patente, se non in due occasioni, e solo uno è stato multato per guida in stato di ebbrezza.

Stiamo parlando degli automobilisti di Macomer, dei loro vizi e delle loro virtù al volante dell’auto. A ben guardare, i dati forniti dal comando della polizia locale che dal 2011 fa capo all’Unione dei Comuni del Marghine, i macomeresi sono abbastanza rispettosi del codice della strada, sebbene non manchino le eccezioni.

Nel 2017 sono stati destinatari di 96 sanzioni per sosta in area vietata. Trentotto, invece, le multe per aver parcheggiato sul marciapiede, 13 per la mancata revisione del veicolo e 9 per la violazione della segnaletica stradale.

Altrettante quelle che gli agenti di polizia hanno dovuto elevare per sanzionare chi ha occupato, senza averne diritto, gli stalli riservati alle persone disabili.

E poi non è mancato chi ha sostato nelle aree pedonali, in quelle adibite al carico e allo scarico merci o davanti a un passo carrabile. Nei primi sei mesi del 2018, le infrazioni commesse sono state pressoché le stesse. Le sanzioni comminate fino allo scorso giugno sono 140, contro le 265 del 2017.

Dati che possono far tirare un sospiro di sollievo e che, allo stesso tempo, mettono in evidenza alcune criticità.

«Sono in aumento – precisa il comandante Sergio Cogato – i veicoli sprovvisti di copertura assicurativa. Sei quelli fermati dal mese di gennaio al giugno scorso».

«Una pratica questa che sta prendendo sempre più piede e che, in caso di sinistri, può creare numerosi problemi» aggiunge l’assistente della polizia locale Lucio Formisano.

Tra le scuse addotte dagli automobilisti insolventi la più ricorrente è legata alla perdita o alla mancanza del posto di lavoro.

Motivazione che induce i più a non pagare e a utilizzare ugualmente le quattro ruote. Solo una ristretta minoranza propende, infatti, per una lunga camminata o per una salutare pedalata in bicicletta. Qui però entra in gioco il senso civico che poco ha a che fare con questioni puramente economiche.

Per quanto riguarda i proventi delle sanzioni, invece, la legge è chiara.

Devono essere utilizzati per potenziare i servizi di polizia stradale finalizzati alla sicurezza urbana, per la manutenzione e l’ammodernamento della segnaletica delle strade di proprietà dei nove paesi dell’Unione dei Comuni del Marghine, per l’acquisto di nuovi automezzi e divise per il personale.

Al momento non si può sapere quanti denari entreranno in cassa. Per stilare un bilancio bisognerà attendere la fine dell’anno.

Nel frattempo chiunque sia stato destinatario di una sanzione avrà la consapevolezza di aver reso un servizio all’intera comunità.

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