La Nuova Sardegna

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A rischio il convitto dell’Agrario Chiesto l’aiuto della Regione

SORGONO. Il Comune attende notizie dalla Regione per quanto riguarda il finanziamento legato all’acquisto degli arredi da destinarsi al convitto della scuola agraria. L’istituto è infatti in aumento...

05 settembre 2018
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SORGONO. Il Comune attende notizie dalla Regione per quanto riguarda il finanziamento legato all’acquisto degli arredi da destinarsi al convitto della scuola agraria. L’istituto è infatti in aumento di iscrizioni, ma le lezioni potrebbero subire un rallentamento per problemi tecnici legati proprio alla struttura di ospitalità della scuola. Già dal 2017 il Comune e la dirigenza scolastica dell’Istituto di istruzione superiore F.lli Costa Azara, che comprende Liceo scientifico e Ipsar, hanno sollecitato la concessione di un finanziamento straordinario per risolvere le criticità del convitto. Materassi, cuscini, armadi e scrivanie, ormai resi obsoleti e inutilizzabili dal maltempo, non rispondono più alle attuali normative di sicurezza e, secondo quanto sottolineato dalla dirigenza scolastica, mettono a rischio la stessa garanzia di funzionamento del convitto. In alcune parti della struttura poi, gli arredi sono del tutto assenti e quindi inutilizzabili per far fronte alle nuove richieste di iscrizione. Una situazione che non è cambiata e per la quale il sindaco Giovanni Arru chiede impegni precisi.

«Con grande rammarico – scrive il primo cittadino – si evidenzia ancora una volta la mancata attenzione da parte degli organi competenti rispetto al convitto dell’Ipsar di Sorgono. Lo scorso anno venne registrato un aumento di iscrizioni con 153 allievi, 48 dei quali convittori e dieci classi complessive». A fronte di questo trend di crescita, e nonostante le promesse ricevute, dalla regione non arrivano fondi. «Chiediamo – aggiunge Arru – l’immediata concessione di un finanziamento, come richiesto alla Regione. Un congruo contributo appare necessario per non vanificare tutti gli sforzi fatti e quindi rischiare di deludere le aspettative delle famiglie e degli studenti che su questo corso di studi hanno riposto la fiducia del loro futuro». (g.m.)

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