La Nuova Sardegna

Nuoro

Il business dei Compro oro: stop a truffe e riciclaggio

Giusy Ferreli
Il business dei Compro oro: stop a truffe e riciclaggio

Confcommercio: «Nuove regole per la trentina di operatori di questo settore».  Obbligo di registrarsi all’elenco nazionale, si rischiano reclusione e multe salate

09 settembre 2018
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Compro oro più sicuri, a Nuoro e in provincia. Dal 3 ottobre acquistare e vendere i metalli preziosi sarà un’operazione meno rischiosa anche grazie all’iscrizione in un apposito registro che consentirà maggiori controlli e la piena tracciabilità.

L’adempimento – termine perentorio per la registrazione negli elenchi dell’Oam (l’organismo nazionale che raggruppa gli agenti e i mediatori) è fissato per il prossimo 2 ottobre – riguarda gli operatori nuoresi, una trentina circa che fanno parte dei 214 operanti dell’intera provincia. Le procedure da seguire per evitare di incorrere nelle pesanti sanzioni previste dal decreto legislativo del 92 del 2017, decreto che norma un settore delicato come quello della compravendita dei preziosi, dove non di rado ci sono operatori non professionali e organizzazioni legati al riciclaggio di denaro e alla ricettazione, verranno illustrate nel corso di un seminario organizzato dalla Confcommercio del capoluogo barbaricino e rivolto a tutti gli artigiani orafi, ai gioiellieri, agli operatori dei compro oro che ritirano e rivendono beni preziosi usati.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.17233780:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.17233780:1653512948/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

«L’iniziativa in programma per il 12 settembre nella nostra sede – spiega Gianluca Deriu, direttore dell’associazione di categoria – servirà a fare chiarezza su questo aspetto». La giornata formativo, con inizio alle 15,30, servirà a conoscere le procedure telematiche da seguire per mettersi in regola prima che scatti la fatidica data. «La norma è volta a tutelare gli operatori che, se trovati a esercitare quest’attività anche con la compravendita di minime quantità di oro senza l’iscrizione, rischiano grosso». Le sanzioni, per chi non si metterà in regola sono pesanti e vanno dalla reclusione (da un minimo di 6 mesi a un massimo 4 anni) alle sanzioni amministrative (dai 2mila a 10mila euro). «La norma non deve essere intesa in senso restrittivo ma va a tutelare chi lavora correttamente in questo campo» sottolinea Deriu che si avvarrà delle relazioni di due esperti: il vice questore Fabrizio figliola che si soffermerà sugli aspetti legati alla repressione e il direttore generale di Federpreziosi, l’associazione a livello nazionali del settore Steven Tranquilli. «Per iscriversi al registro – dice il direttore Deriu– occorre inviare, esclusivamente in formato elettronico, una domanda contenente, tra l’altro, una serie di informazioni relative all'esercente, nonché l'attestazione, rilasciata dalla Questura, che comprova il possesso e la validità della licenza di pubblica sicurezza».

Il giro di vite sul settore, da sempre sorvegliato speciale, risale allo scorso anno con l’approvazione del decreto legislativo. La spietata crisi economica che ha messo in ginocchio tante famiglie che vendono i monili per recuperare qualche soldo è una spiegazione al boom dei compro oro che in questi ultimi anni si sono moltiplicati anche in Sardegna e nel nuorese.

Non sempre però l’acquisto del metallo prezioso avviene secondo la legge. In passato, anche a Nuoro qualche irregolarità di troppo è costata la chiusura ad un’attività ma questi nuovi obblighi garantiscono la massima trasparenza. La normativa dell’anno scorso impone ai titolari dei compro oro oltre all’iscrizione una serie di adempimenti per rendere tracciabile la compravendita e la permuta degli oggetti preziosi. A tutela di tutti.
 

In Primo Piano
Il dossier

Intimidazioni agli amministratori: nell’isola casi aumentati del 20 per cento

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative