La Nuova Sardegna

Nuoro

Loi: «Il turismo nautico nel futuro di Orosei»

di Sergio Secci
Loi: «Il turismo nautico nel futuro di Orosei»

L’imprenditore alberghiero più importante dell’isola commenta positivamente la soluzione del caso bocche a mare ma rilancia: serve un porto vero e proprio

13 settembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





OROSEI. «È un buon primo passo, che sana una situazione confusa che si trascinava da anni. Ma se vogliamo davvero che il turismo nautico entri a pieno titolo nell’economia turistica di Orosei occorrono interventi di altro genere, cioè un porto vero e proprio». Interpellato dalla Nuova sulla soluzione del caso degli attracchi ora legalizzati nelle bocche a mare nello stagno Su Petrosu, Piero Loi, alla guida del maggior gruppo turistico dell’isola con base proprio a Orosei, un impero di hotel che registra attorno al milione di presenze l’anno solo in Sardegna, commenta positivamente l’esito del caso Su Portu, ma guarda avanti. E rilancia. «Sicuramente il turismo nautico potrebbe rappresentare un valore aggiunto per Orosei e darebbe nuovo opportunità di lavoro». C’è chi parla di un incremento almeno attorno al dieci per cento per il centro della Baronia, che nel 2016 si è classificato terzo in Sardegna, dopo Arzachena e Alghero, quanto a presenze turistiche (quasi ottocentomila ), ma Loi ritiene che il problema sia nella qualità della proposta con cui ci si presente in questo settore del mercato turistico. E cioè dalla scelta del porto sul quale puntare per il futuro, che l’imprenditore non vede evidentemente negli approdi nelle bocche a mare, o quantomeno non solo in quelle (del resto al momento sono previsti attracchi per appena 24 imbarcazioni). «Parliamo di un turismo di nicchia, in grado di portare benefici economici per tutto il territorio, a patto che si proponga un’offerta concorrenziale con i porti turistici più attrattivi dell’isola». Non è un mistero che il gruppo imprenditoriale che fa capo a Piero Loi, che a Orosei ha anche una rappresentanza politica nel fratello Antonio, attuale vice sindaco, lo scorso anno guardasse con favore alla proposta del gruppo di imprenditori sardi di realizzare un porto ben più ampio (circa trecento posti barca) in un’altra località, a nord della foce del Cedrino. Un progetto – che prevedeva anche hotel e residence per un turismo di fascia alta con annesso un grande campo da golf – che venne presentato anche in consiglio comunale ma che poi è stato accantonato, almeno per quanto riguarda le strutture ricettive e il golf, ma che il Comune continua a valutare. (p.me.)

In Primo Piano
L’allarme

Balneari, caos bandi per le 573 concessioni in Sardegna

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative