La Nuova Sardegna

Nuoro

Evasione a Nuoro, il negozio "chiuso" faceva affari d’oro

di Giusy Ferreli
Militari della Guardia di finanza
Militari della Guardia di finanza

Scoperta dalla Guardia di finanza un’attività che ha nascosto al fisco ricavi per 400mila euro  

15 settembre 2018
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NUORO. Prendete un’attività commerciale specializzata nella vendita di articoli da regalo e per la casa, chiudete la partita Iva e continuate a vendere la vostra merce come se nulla fosse. Continuate tranquillamente senza che gli ignari clienti si accorgano di nulla. Andate avanti per qualche tempo, o meglio fine a quando non vi fa visita la Guardia di finanza, e vi ritroverete ricavi (esentasse) per 400mila euro. E a quel punto non stupitevi se verrete sanzionati pesantemente. Il racconto altro non è che la ricostruzione delle indagini che gli uomini della compagnia di Nuoro, guidati dal capitano Michele Bussu, hanno condotto nell’ambito di un più ampio piano di contrasto all’evasione fiscale disposto e coordinato dal Comando provinciale delle fiamme gialle di Nuoro. E che hanno portato a scoprire un “giochetto”, assai in voga negli ultimi tempi. Giochetto che questa volta è stato però smascherato.

Nel mirino dell’attività dei finanzieri nuoresi che ha come finalità il controllo sul rispetto delle normative in materia tributaria, è finita un’impresa che ha nascosto al fisco ricavi per circa 400mila euro. Le verifiche incrociate hanno consentito di constatare che l’attività commerciale aveva presentato la dichiarazione dei redditi del 2014 dalla quale risultava una ingente perdita fiscale e che nel contempo aveva omesso di indicare i ricavi conseguiti per quello stesso periodo di imposta. I finanzieri, andando a spulciare nelle carte, hanno accertato che l’azienda, malgrado avesse formalmente cessato l’attività nel 2014, di fatto continuava nella vendita al dettaglio all’interno di un magazzino di sua proprietà. «L’operazione – sottolinea Bussu – deriva dalle attività di controllo economico del territorio destinate a contrastare le forme più gravi e diffuse di evasione e frode fiscale in grado di produrre effettivi negativi sull’economia di Nuoro e della provincia». L’attività delle fiamme gialle non si è limitata a quest’operazione. Gli uomini della tenenza di Siniscola, dopo un controllo in una gelateria, hanno individuato tre lavoratori “in nero”. Dopo l’ispezione il titolare dell’attività che utilizzava manodopera irregolare è stato sanzionato pesantemente. Dovrà pagare una multa salatissima che può arrivare sino a 9mila euro per ogni lavoratore in nero. L’imprenditore è stato anche diffidato a regolarizzare la posizione dei tre lavoratori. Altri 9 lavoratori in nero sono stati scoperti nei giorni scorsi dai militari della tenenza di Arbatax in Ogliastra, a Tertenia e Lotzorai.

In questo caso le sanzioni ammontano complessivamente a 80mila euro. Dall’inizio dell’anno, il comando provinciale del capoluogo barbaricino ha accertato l’impiego di 34 lavoratori in nero e irregolari nei diversi settori: dall’edilizia alla ristorazione, dal terziario all’agricoltura.

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