La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, via Pertini: odissea tra i rifiuti

di Valeria Gianoglio
Nuoro, via Pertini: odissea tra i rifiuti

I residenti: «Viviamo con montagne di spazzatura sotto le nostre case. Servono pulizia e telecamere» 

17 settembre 2018
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NUORO. La discarica abusiva, a volte, non è nascosta in mezzo ai cespugli di qualche terreno sperduto ma sta letteralmente sotto i piedi di chi vorrebbe non vederla. Di chi, ogni mattina, porta il cane a fare una passeggiata e anziché respirare aria buona si è dovuto allenare, suo malgrado e nonostante i ripetuti annunci di piani di rilancio delle periferie, a veder spuntare un sacco della spazzatura in più, un materasso lercio abbandonato nella notte, il pezzo di un frigorifero malandato che qualcuno ha abbandonato dove non avrebbe dovuto. «Est’ora de che la finire: altro che febbre del Nilo, qui rischiamo il ritorno del tifo»: scuote la testa, sconsolata, Teresa Vargiu, quando passa in rassegna, come un cicerone dai toni decisi, l’ennesimo “danno” registrato in un giorno come tanti, in quegli spazi semi-aperti al piano terra delle palazzine popolari di via Pertini che l’architettura definisce “pilotis”.

Un tempo via Pertini e il resto del rione di Funtana Buddia, rappresentavano l’estrema periferia di Nuoro, i collegamenti con il cuore della città erano scarsi, non esistevano negozi e il quartiere era una sorta di mega-dormitorio. Oggi invece, ad appena qualche metro di distanza si apre l’area dei nuovi insediamenti commerciali di via don Bosco: Oviesse, Mc Donald, Lidl, Simply, Trony ed Eurostock. Le cinque palazzine popolari costruite più di una trentina di anni fa dall’allora Iacp si affacciano su un mondo fatto di acquisti, vetrine luccicanti, parcheggi moderni, dal quale sono lontane anni luce. Ci si specchiano ma non gli somigliano per niente.

«Noi abbiamo questo schifo, invece – racconta Teresa Vargiu, inquilina storica, da 28 anni, delle palazzine di via Pertini – eccolo qui, lo schifo assoluto, basta girare qui sotto e non si vedono altro che montagne di spazzatura abbandonata, sacchi di mondezza, vecchi elettrodomestici. Non passa mattina, che io non veda crescere questo muntonariu, non finisce più. Il Comune lo sa che qui la situazione è questa ma sono qui da 28 anni e nessuno ha fatto nulla per cambiarla e ogni giorno continua a crescere». E in effetti non passa mattina senza che la storica inquilina delle popolari di via Pertini non constati con rabbia le sgradite sorprese che i soliti ignoti durante la notte hanno abbandonato dentro i pilotis. «Secondo me vengono da Nuoro ma anche da fuori – dice, sempre più sconsolata, Teresa Vargiu – perché non è possibile che siamo arrivati a questo punto. Ma ci rendiamo conto? Qui vivono tante famiglie, con anziani e persone che non stanno bene, e vivono anche tanti bambini che certo in questi spazi non possono giocare perché rischierebbero di prendersi qualche brutta infezione. È un vero disastro e non se ne vede fine. Tra le altre cose, quando piove, siamo a rischio allagamento perché i pozzetti sono otturati e ci arriva l’acqua da Funtana Buddia».

«Capisco bene – continua Teresa Vargiu – che questa non è una situazione che è nata negli ultimi anni, e capisco anche che il Comune non abbia soldi e che stia facendo i conti con tanti problemi, ma non si può continuare a fare finta di niente anche perché la situazione è persino peggiorata da quando il Comune ha messo le telecamere in alcune zone usate come discariche abusive. Da allora, dunque, chi abbandonava i rifiuti sta venendo da noi, perché tanto sa che qui non ci sono sistemi per riprenderlo. Mi chiedo: ma perché non piazzano una telecamera anche qui da noi? E soprattutto: perché non si decidono a liberarci da questa enorme massa di spazzatura? Non conto le volte che ho segnalato la cosa anche ai vigili. Non si può parlare di recuperare le periferie se poi ci si dimentica di noi».

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