La Nuova Sardegna

Nuoro

Medicina sportiva, ambulatori nel caos

di Giovanni Melis
Medicina sportiva, ambulatori nel caos

Chiuso il servizio a Sorgono, le visite di idoneità agonistica dirottate tutte in città 

19 settembre 2018
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NUORO. Gli atleti della Barbagia-Mandrolisai devono “emigrare” a Nuoro per le visite di idoneità agonistica sportiva. Con tutti i disagi che ne conseguono, sia per la struttura nuorese, che si trova a coprire una ulteriore zona geografica che prima faceva capo al distretto di Sorgono, sia per le società sportive di Tonara, Aritzo, Belvì, Sorgono, Ovodda, Samugheo e Meana Sardo che devono affrontare una lunga trasferta a Nuoro, con incertezza sulle date delle visite. Particolarmente danneggiata la squadra del Tonara calcio, che milita nel campionato di Eccellenza e che ha otto squadre iscritte nei vari settori, tra senior, juniores e giovanili.

Quattro o cinque trasferte a Nuoro rappresentano un costo incidente sia in termine di trasporti e di tempo. Le società si interrogano sul perché il servizio di medicina sportiva della Assl che veniva offerto a Sorgono sia stato cancellato.

Un problema che è di vecchia data e che ciclicamente si ripresenta puntuale. Alcuni anni fa vi fu una autentica sollevazione del mondo sportivo proprio per la stessa ragione. L’allora Asl di Nuoro risolse il problema in poco tempo e fino a quest’anno tutto ha funzionato a dovere. Ora la nuova sorpresa, che i più attribuiscono ai tagli effettuati alla sanità.

Una scelta inaccettabile per tutto il mondo sportivo, sostenuto anche dagli amministratori locali.

«Anche quest’anno – afferma Antonio Pili, assessore allo sport del Comune di Tonara – ci ritroviamo a combattere per poter dare la possibilità anche i giovani del nostro territorio di poter fare attività sportiva agonistica. Ciò è naturalmente legato al rilascio della certificazione medica del medico competente. Che quest’anno è stato cancellato».

Una scelta che rischia di creare molti disagi. «È vergognoso – aggiunge ancora l’assessore comunale Pili – che si debba lottare per avere servizi presenti in ogni altra zona della Sardegna, ma che qua vengono ridimensionati o cancellati per scelte politiche che penalizzano quotidianamente le aree interne e marginali». E dopo aver ribadito la funzione sociale e di tutela della salute, legata allo sport, Antonio Pili conclude chiedendo all’Azienda per la tutela della salute di «riattivare immediatamente il servizio ambulatoriale di medicina sportiva presso l’ospedale San Camillo di Sorgono».



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