La Nuova Sardegna

Nuoro

Arbatax, è in ospedale il russo soccorso in porto

di Lamberto Cugudda
Arbatax, è in ospedale il russo soccorso in porto

Il marinaio 40enne è ricoverato a Lanusei con un principio di annegamento  All’origine del movimentato episodio un litigio a bordo dello yacht Ocean 55

20 settembre 2018
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ARBATAX. Dopo aver litigato con i suoi connazionali è caduto nelle acque del porto di Arbatax sino a quando non è stato soccorso dai marinai del Circomare. Si tinge di giallo il caso del marinaio russo di 40anni ancora ricoverato all’ospedale di Lanusei, pare con un principio di annegamento e in ipotermia. L’uomo poco prima delle 24 di martedì è stato ritrovato, in acqua (dove pare sia stato per 35 minuti), in condizioni molto gravi, con una mano nella catenaria, sotto un pontile galleggiante del porto turistico Turismar in cui vengono ormeggiati natanti fra i 18 e i 40 metri. Pare che avesse cercato di risalire a bordo di un’imbarcazione dalla quale era stato sbarcato – non si sa se ad Arbatax o in altro scalo sardo – ma dopo un litigio verbale, dopo essere finito due volte in acqua, ed essere stato recuperato da uno skipper di uno yacht vicino, si sarebbe lanciato in acqua per la terza volta, facendo perdere le tracce nell’acqua resa torbida dal temporale. Sul posto hanno operato gli uomini del Circomare di Arbatax, agli ordini del comandante, il tenente di vascello Alex Giursi, i vigili del fuoco del distaccamento, il personale del porto turistico Turismar, oltre al 118. Il marinaio russo, che aveva sul pontile un trolley e una valigetta (con i documenti), pare fosse giunto in Sardegna, proveniente dal porto di Salerno, con quattro altri connazionali (due uomini e due donne, tutti più giovani di lui), a bordo di un Oceanis 55 Beneteau (lungo 16,78 metri e largo 4,76), battente bandiera inglese, preso a nolo. Ma poi sarebbe stato sbarcato, per ripresentarsi, prima delle 23. E a quell’ora il marinaio avrebbe avuto l’alterco. A lanciare l’allarme è stata una donna da un’altra imbarcazione ormeggiata a pochi metri, che ha sentito urla. A precipitarsi fuori da uno yacht di 24 metri, lo skipper laziale Giovanni Fiorini, 53 anni. Il russo pare abbia tentato di risalire di nascosto a bordo dell’Oceanis 55 nonostante la passerella fosse stata ritirata, finendo in acqua. «L’ho visto in acqua – ha detto martedì notte Giovanni Fiorini – e da uomo di mare l’ho immediatamente soccorso, riportandolo nel pontile. Ma subito dopo, si è ributtato in mare. Per la seconda volta, con grandi sforzi, vista la sua stazza, sono riuscito a riportarlo nel pontile. Ma subito dopo si è rilanciato in acqua: ho cercato di “riprenderlo”, ma mi è sfuggito». Grazie alla prontezza operativa della macchina dei soccorsi si è evitato che un gesto sconsiderato sfociasse in tragedia.

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