La Nuova Sardegna

Nuoro

il fatto non sussiste 

Molestie sessuali Assolto imprenditore di Galtellì

NUORO. «Assolto perché il fatto non sussiste»: dopo lunghe e snervanti udienze, e un’accusa che pesa più di tante altre – quella di violenza sessuale – l’incubo durato poco più di un anno e mezzo,...

20 settembre 2018
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NUORO. «Assolto perché il fatto non sussiste»: dopo lunghe e snervanti udienze, e un’accusa che pesa più di tante altre – quella di violenza sessuale – l’incubo durato poco più di un anno e mezzo, per il piccolo imprenditore edile di Galtellì Nicolò Secchi, finisce in tribunale poco dopo le 9.30 di ieri mattina. Si sbriciola, come tanti brutti ricordi da cancellare, quando il presidente del collegio giudicante, Giorgio Cannas, stende il foglio che ha davanti e legge ad alta voce la formula che introduce ogni sentenza di assoluzione.

Per i giudici, dunque, la violenza sessuale della quale Secchi era stato accusato poco più di un anno e mezzo fa non è mai esistita. “Il fatto non sussiste”, scandisce, infatti, il presidente Cannas. Come avevano sempre sostenuto i difensori di Secchi, gli avvocati Mario e Francesco Lai, l’uomo in altri termini, non aveva mai sfiorato volontariamente il seno di una sua compaesana ma se il contatto c’era stato era solo perché Secchi si era dovuto difendere da quest’ultima che si rifiutava di pagargli un lavoro eseguito tempo prima in un terreno del compagno di lei.

All’origine di tutto, dunque, come aveva sostenuto la difesa, c’era stato un vivace alterco tra la donna che pretendeva di avere da Secchi le fatture “quietanzate” relative ai lavori ma senza corrispondere a Secchi il dovuto in modo concreto. «Secchi i non ha usato alcuna violenza in modo volontario – aveva aggiunto la difesa– la signora, invece, tra le altre cose stava tentando di truffare non solo lui ma anche lo Stato». Perché le fatture “quietanzate” le sarebbero servite per chiedere alla Regione un rimborso, visto che si trattava di lavori post alluvione del 2013. (v.g.)



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