La Nuova Sardegna

Nuoro

dopo mesi di assenza 

Ripristinato il servizio di pediatria a Gavoi, Fonni, Ollolai e Lodine

di Michela Columbu
Ripristinato il servizio di pediatria a Gavoi, Fonni, Ollolai e Lodine

GAVOI. Ritorna il pediatra in Barbagia, e nello specifico per i paesi di Gavoi, Ollolai, Fonni e Lodine, dove da maggio dell'anno scorso a causa di problemi di salute della dottoressa titolare, il...

21 settembre 2018
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GAVOI. Ritorna il pediatra in Barbagia, e nello specifico per i paesi di Gavoi, Ollolai, Fonni e Lodine, dove da maggio dell'anno scorso a causa di problemi di salute della dottoressa titolare, il servizio è rimasto scoperto per diversi periodi. L'Assl di Nuoro ha comunicato il ripristino del servizio nella giornata di martedì, con avvio delle visite mercoledì 19. Lo stesso assessore regionale alla Sanità Luigi Arru ha voluto rassicurare gli utenti dei quattro paesi, con una comunicazione su facebook, specificando che il medico sarà disponibile nella Casa della Salute di Gavoi il lunedì dalle ore 9 alle 13 per i bilanci della salute, il mercoledì dalle ore 9 alle 13 per gli accessi diretti; fornendo anche un numero dove poter prenotare la visita (0784 59261).

La vicenda è stata spesso motivo di protesta per le numerose famiglie interessate. L'anno scorso infatti, dopo che la dottoressa titolare si assentò improvvisamente, la direzione sanitaria nuorese cerco di mediare con l'invio per alcuni giorni la settimana di un medico pediatra da Nuoro alla Casa della Salute di Gavoi. La sostituzione, che non prevedeva visite ambulatoriali in tutti i paesi interessati, ma solo ricevimento a Gavoi, durò per un breve periodo, scatenando, quando terminò, di nuovo le proteste delle famiglie. Dopo si tentò di porre rimedio con ben due avvisi pubblici per la selezione di un supplente (il primo andò deserto mentre per il secondo il Comune di Ollolai si offrì di dare alloggio gratis al medico che avesse accettato), e un supplente venne selezionato. Qualche mese, e di nuovo il servizio risultò scoperto, perché il supplente, probabilmente per i pochi pazienti in elenco al momento dell'incarico, si è visto costretto a rinunciare (per molti bambini, visto l'incertezza del servizio i genitori intanto avevano preferito scegliere un altro medico spostandosi anche di molti chilometri pur di avere un punto di riferimento più stabile). Una trafila lunghissima quindi per un servizio altalenante, con genitori costretti spesso a visite a pagamento o a spostamenti fuori zona. Ora un sospiro di sollievo per il servizio che anche se per due giorni la settimana, dovrebbe garantire ai genitori una presenza medica più vicina. Rimane l'incognita per le emergenze nei restanti giorni della settimana.

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