Tragedia evitata a Lodè, frana sfiora bus di studenti
Una parete rocciosa cede poco dopo il passaggio del pullman partito da Nuoro
LODÈ. Si è sfiorata la tragedia ieri pomeriggio sulla provinciale 50 in località “Su ‘e Mutu” alla periferia di Lodè. Il pullman dell’Arst con a bordo cinquanta studenti che frequentano gli istituti superiori di Siniscola e Nuoro era appena transitato quando dal costone sono venuti già due grossi massi di alcune decine di quintali e una valanga di detriti che hanno invaso l’asfalto. Solo per un miracolo nessuno si è fatto male.
Quel tratto di strada infatti, a quell’ora è molto trafficato, sono numerosi i pendolari che fanno rientro in paese: tanti gli operai forestali e agenti della polizia penitenziaria che lavorano nella colonia penale di Mamone. «Dio ce ne scampi – dice allarmato il sindaco di Lodè Graziano Spanu – tra i primi ad accorrere sul posto non appena in paese si è diffusa la notizia –. Non oso pensare a cosa sarebbe potuto succedere se il crollo fosse avvenuto qualche minuto primo. Il masso più grande è caduto proprio nella corsia destra di marcia, e se l’autobus o una delle macchine che lo precedevano si fossero trovati lì in quel momento, sarebbe stata una tragedia».
Lo smottamento lungo il tratto tra Lodduè e l’abitato di Lodè, è avvenuto poco dopo le quindici e a causarlo, probabilmente le violente piogge di questi ultimi giorni. «Siamo immediatamente intervenuti con i nostri mezzi per liberare la strada – spiega il sindaco ancora scosso da quanto accaduto –. Abbiamo provveduto a liberare le corsie anche per far defluire il traffico e mettere in sicurezza gli automobilisti nel timore che potesse venir giù qualche altro masso».
Quel tratto di provinciale è stato recentemente oggetto di lavori di allargamento della carreggiata mentre nessuna è stata eseguita per mettere in sicurezza le ripide scarpate. «Più volte ho sollecitato la Provincia per utilizzare i fondi del ribasso d’asta per quelle opere – spiega ancora Spanu – Del milione e trecentomila euro messo a bando, è infatti avanzata una cospicua somma che si poteva utilizzare per mettere in sicurezza la strada ed evitare quello che è successo ieri. Le mie richieste sono però cadute nel vuoto e non so che fine abbiamo fatto quei soldi dirottati evidentemente verso altre parti del territorio. Oggi stesso inverò una lettera al Genio civile per un sopralluogo urgente – conclude il primo cittadino di Lodè –. Non possiamo continuare a vivere con il timore che a ogni temporale possa succedere il peggio».
Subito dopo l’intervento della ruspa del Comune, a Sa’ e Mutu, sono arrivati gli operai della Provincia che hanno apposto i segnali di pericolo deviando le auto in transito sull’altra corsia.