La Nuova Sardegna

Nuoro

parla il capo della squadra mobile 

Coltivatori 2.0: gli spacciatori utilizzano anche le fototrappole

Coltivatori 2.0: gli spacciatori utilizzano anche le fototrappole

NUORO. È lo spaccio di marijuana su larga scala il fronte più caldo in cui si muove da tempo l’azione delle forze dell’ordine. Un mercato ormai milionario che non ha più a che vedere con le...

22 settembre 2018
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NUORO. È lo spaccio di marijuana su larga scala il fronte più caldo in cui si muove da tempo l’azione delle forze dell’ordine. Un mercato ormai milionario che non ha più a che vedere con le coltivazioni faidate ma ha assunto le dimensioni di un business estremamente redditizio. Ne è convinto il vice questore Silvio Esposito, da tre mesi alla guida della squadra mobile nuorese. Trentanovenne, originario di Vico Equense (Napoli), laureato in giurisprudenza e con un master in Scienze della sicurezza, prima dell’arrivo a Nuoro si è occupato della lotta agli stupefacenti e ha un quadro esatto della peculiarità del fenomeno della marijuana prodotta nel Nuorese e in Ogliastra. «Siamo di fronte a un fenomeno imprenditoriale della criminalità – dice Esposito –, un business che si sta via via specializzando e utilizza le tecnologie più aggiornate. Le fototrappole, per esempio». In sostanza, i produttori di cannabis in più di un caso, pur trovandosi a distanza dalla piantagione, riescono a sapere tramite uno smartphone o un computer se i confini della loro coltivazione vengono invasi da persone estranee o dalle forze dell’ordine. Per questo motivo non sempre, individuata una piantagione, si riesce ad assicurare alla giustizia gli spacciatori. Succede, comunque, come alcuni giorni fa nelle campagne di Oliena, quando un uomo di 54 anni residente a Mamoiada è stato arrestato dalla squadra mobile dopo essere stato colto in flagrante in una coltivazione con 850 piante di marijuana. Le indagini hanno poi portato alla scoperta di una seconda piantagione, in un agriturismo abbandonato nelle campagne di Oliena, con 150 esemplari di cannabis. Esposito segnala anche il costante aumento del principio attivo della droga, il Thc, e la creazione di piante alte spesso non più di un metro, ma ricche di cannabis. «La Sardegna ha un microclima ideale, forse il migliore in Europa per questo tipo di coltivazioni. La nostra azione dunque – conclude il capo della mobile – deve essere ancora più incisiva». Negli ultimi 30 giorni la squadra mobile di Nuoro insieme con quella di Oristano ha arrestato tre persone e individuato quasi 4000 piante. (p.me.)

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