La Nuova Sardegna

Nuoro

«Città al collasso, necessaria una svolta»

di Alessandro Mele
«Città al collasso, necessaria una svolta»

Dopo l’azzeramento della giunta Soddu i nuoresi reagiscono e chiedono soluzioni drastiche per un futuro migliore

23 settembre 2018
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NUORO. «Non entro nel mondo un tempo affascinante dei retroscena politici e nella linguistica creativa tra dimissionari e dimissionati» commenta don Francesco Mariani. «Faccio mie le parole del Vescovo durante la scorsa festa per il Redentore: “Come possiamo sperare in un futuro migliore per la nostra città se non si riesce a fare fronte comune dinanzi alle emergenze e si finisce per alimentarle anziché risolverle?”». L’azzeramento della giunta Soddu non ha lasciato indifferenti cittadini ed esponenti del mondo culturale nuorese.

«Se la maggioranza eletta per governare la città – va avanti don Mariani – non riesce a essere unita al suo interno nell’affrontare una situazione emergenziale, figuriamoci se è capace di interagire con l’opposizione. Nuoro non si può permettere il lusso di passare tre mesi di seguito in balia del mal di stomaco della sua amministrazione. Le liste civiche non trovano la loro dignità nella dicitura “civiche” ma nell’impegno di rispondere ai bisogni civici, purtroppo in via di incancrenimento. Non sono d’accordo sull’accanimento terapeutico né in campo sanitario né in campo politico: o questa esperienza politico-amministrativa dimostra una sua vitalità oppure dignitosamente firmi la sua fine. Non per tornare agli antichi riti ma perché, semplicemente, la prima politica è vivere ed aiutare a vivere. Non con i proclami ma con i fatti. Per me, questa avventura si è chiusa con le dimissioni di Marcello Seddone, archiviate come ordinaria amministrazione ed invece cariche di un messaggio politico inascoltato».

Secondo il maestro Alessandro Catte, direttore del coro Ortobene, è necessaria un’azione decisa: «Faccio fatica a seguire e capire gli avvenimenti politici nuoresi. Credo sia giusto che la nostra giunta e il nostro sindaco facciano un passo deciso che possa risolvere definitivamente questa crisi e possa così ripartire l’azione di governo. E necessario farlo subito perché Nuoro ne ha estremo bisogno».

«Non parlerei di un azzeramento ma di un progressivo sfaldamento della giunta, dovuto alla mancanza di un forte collante – afferma invece Claudia Porcu, insegnante nuorese –. Credo si possa affermare che il sindaco, per l’ennesima volta, non abbia saputo adempiere al proprio ruolo di guida politica della coalizione, restando una figura defilata e mai in primo piano, in particolare nelle situazioni più delicate. Si tratta di un sindaco acclamato come vincitore, che non ha saputo convincere chi non lo ha votato e che ha deluso le aspettative di chi gli aveva dato fiducia».

Per l’attrice-regista Monica Corimbi di Bocheteatro l’impegno può arrivare anche dalle azioni culturali: «È una situazione molto delicata, non è una scelta facile quella di dimettersi e azzerare. Le difficoltà arrivano da più lontano ma oggi c’è necessità di affrontarle. La sensibilità sia più forte degli schieramenti politici, ma chi fa cultura in città ha il dovere di intervenire con azioni mirate al bene comune, se ognuno facesse la propria parte le cose sarebbero migliori in tutti i campi».

A chiudere il giro di pareri è Sebastiano Rosas, della storica gioielleria del corso Garibaldi: «Non voglio entrare in merito alle motivazioni di ordine politico che all’interno del consiglio comunale hanno portato alla situazione attuale, ma da cittadino e imprenditore auspico una seria presa di coscienza da parte dei nostri amministratori che, superando tensioni e posizioni diverse spesso incomprensibili per il cittadino, aiutino la città capoluogo a crescere e a rappresentare un punto di riferimento per tutto il territorio».

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