La Nuova Sardegna

Nuoro

Posada, al via i tre bandi dell’Unione dei Comuni

di Sergio Secci
Posada, al via i tre bandi dell’Unione dei Comuni

Finanziati la messa in sicurezza della rocca e l’intervento nello stagno di Longu Il terzo progetto riguarda il restyling in centro del palazzo del conte Teodato  

23 settembre 2018
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POSADA. Bando pubblico per la progettazione di tre importanti opere pubbliche che riguardano il territorio di Posada da parte dell’Unione dei comuni del Montalbo. Si tratta della procedura per l’affidamento dei servizi di progettazione per il miglioramento dello scambio idraulico della foce a mare nella bocca dello stagno Longu a San Giovanni, del consolidamento del versante franoso della rocca di Posada e del restyling palazzo del conte Teodato nel centro storico.

I bandi scadono tutti nel mese di ottobre e si attendono ora le offerte tecniche che consentiranno di avviare l’iter delle opere finanziate. Per quanto riguarda lo stagno, si tratta di un intervento da 500mila euro che consentirà il riequilibrio dell’assetto morfologico, idraulico e naturalistico-ambientale del litorale e dei margini stagnali retrostanti. In particolare si punta alla riqualificazione della bocca di San Giovanni che garantirà lo scambio idraulico alla foce, poi la ricostruzione degli argini stagnali ed il consolidamenti dei margini dunali per il mantenimento dell’integrità della spiaggia, grazie alla laminazione delle piene dell’area umida retrostante. 500mila euro è la somma da impegnare anche per il consolidamento della rocca calcarea sotto il centro storico interessata nel corso degli anni da numerosi interventi volti a mettere in sicurezza le falesie e arrestare i fenomeni di scivolamento delle scarpate. Gran parte del costone era già stato messo in sicurezza ma dopo gli eventi alluvionali del 2015, si sono innescate nuove colate di detriti che hanno creato condizioni di pericolo per la viabilità ai piedi del versante, sia sulla circonvallazione nord che sul camminamento pedonale in legno fuori dalle mura che fiancheggia la rocca. Ben più consistente infine l’intervento per il recupero della casa del conte Teodato che il comune ha acquisito al patrimonio pubblico e dove, ci sono a disposizione due milioni di euro. Il palazzo del conte è una struttura su tre piani e si affaccia su due strade. Visti gli alti costi per la rimetterlo in sesto, i proprietari hanno preferito fa cederlo alla proprietà pubblica per promuoverne il recupero avendone in cambio volumetria edificabile in altre parti del territorio. Il restauro consentirà di avere un locale immenso nella parte più antica del borgo che secondo il progetto, dovrebbe diventare un centro turistico incentrato sull’enogastronomia con itinerari a tema nel parco di Tepilora. Un luogo per far conoscere le produzioni locali che si fonda sulla partecipazione anche dei privati con il coinvolgimento di operatori economici del territorio Legambiente, Fai e Slow Food Italia.

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