La Nuova Sardegna

Nuoro

Un voucher per fare sport

Un voucher per fare sport

Macomer, il Comune corre in aiuto delle famiglie bisognose

23 settembre 2018
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MACOMER. Si chiamano “Voucher sociali per attività sportive” e verranno assegnati alle famiglie macomeresi in difficoltà per fare in modo che i giovani sotto i 18 anni possano praticare calcio, pallavolo, tennis o qualsiasi altra disciplina nelle società accreditate. Inizialmente il regolamento adottato dal consiglio comunale prevedeva l’assistenza economica in favore delle persone bisognose e a rischio emarginazione, la successiva modifica e integrazione ha portato a deliberare che i 12 mila euro stanziati per le annualità 2018/2019 vengano utilizzati per promuovere l’attività sportiva e favorire il benessere psicofisico dei minori. Il sussidio che potrà variare dai 200 ai 250 euro, a seconda del reddito familiare, verrà assegnato in base all’ordine d’arrivo delle domande ritenute ammissibili e fino a esaurimento dei denari a disposizione. Le richieste di partecipazione potranno essere presentate a mano direttamente all’Ufficio protocollo del Comune, spedite a mezzo raccomandata o via pec. «Dal 2015 a oggi – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Rossana Ledda –, il numero dei voucher assegnati si aggira tra gli 80 e i 100. Ragazzi e bambini in ristrettezza economica hanno così potuto praticare lo sport che desideravano». Numeri importanti, secondo Rossana Ledda che plaude all’iniziativa e non manca di sottolineare l’alto gradimento dei cittadini nei confronti di una misura definita “innovativa”. «Indirettamente – aggiunge –, i voucher sono di supporto finanziario anche alle società sportive macomeresi che mettono a disposizione delle famiglie, dirigenti e tecnici preparati». Dal canto loro le società sportive hanno accolto di buon grado l’iniziativa. «Negli ultimi due anni – dice il portavoce dell’associazione Pizzinnos calcio Giorgio Muggianu –, abbiamo avuto una trentina di bambini che hanno usufruito dei voucher. Credo siano uno strumento utile ad avvicinare i giovani allo sport, ma sono convinto che sia necessario e doveroso fare formazione e sensibilizzazione nelle scuole. A partire dalle elementari. Lo sport deve essere inteso come scuola di vita e troppo spesso lo si dimentica», conclude Muggianu. (a.p.)

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