La Nuova Sardegna

Nuoro

Biodiversità a rischio team di botanici sul Gennargentu

di Giusy Ferreli
Biodiversità a rischio team di botanici sul Gennargentu

Il progetto europeo farà tappa a Fonni, Talana e Villagrande I sindaci: «Ben vengano le azioni di tutela degli endemismi»  

24 settembre 2018
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FONNI. Ricercatori di tutta Europa si sono dati appuntamento sul Gennargentu per preservare le essenze vegetali a rischio. Il massiccio montano, scrigno naturalistico che racchiude una inestimabile ricchezza in termini di endemismi e biodiversità, nei prossimi giorni ospiterà un team di botanici impegnati in un progetto di tutela della flora del Mediterraneo. Nei versanti tra il nuorese e l’Ogliastra, dove numerose sono le specie vegetali che rischiano l’estinzione, gli studiosi del progetto Care – Mediflora coordinato dall’orto botanico dell’Università di Cagliari sono riusciti a mettere al sicuro le prime essenze vegetali.

«La genziana, l’astragalo di Gennari, la centaurea dei maestri, il senecio di Morís sono soltanto una piccola parte delle specie messe al sicuro grazie al progetto. Tanti sforzi sono stati compiuti – spiega il direttore dell’orto cagliaritano, Gianluigi Bacchetta – e oggi, grazie alla collaborazione tra isole, possiamo dire di aver contribuito significativamente alla conservazione della flora di maggior rilievo delle isole del Mediterraneo». Il meeting, itinerante, inizierà domani a Fonni. Da Donnortei si partirà alla volta dei vari siti dove sono programma prevede un’escursione con soste a Villagrande Strisaili e a Talana, e infine Laconi. Daniela Falconi sindaco di Fonni. «Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio ricco di endemismi. Una tra tutte – dice Falconi – la genziana di Monte Novu, particolarmente ricercata per le sue proprietà: il rischio che il territoro venga depredato è altissimo. Ben vengano quindi iniziative di così alto livello scientifico». Varcato il confine con l’Ogliastra gli studiosi provenienti da Cipro, Creta, Sicilia, Corsica, Maiorca faranno tappa a Talana, nel monte Orronori (che in italiano ha preso il nome di monte Genziana proprio per la presenza della rara specie vegetale) per una visita ai cantieri forestali. «Il progetto dell’Università va nella giusta direzione. Anche come Comune – commenta il sindaco talanese Franco Tegas – da abbiamo investito sulla tutela della genziana con Forestas e ai ragazzi del servizio civile». Una terza tappa si farà Villagrande, nel monte Luas. Qui i botanici, ancora una volta con Forestas, hanno attuato un’azione di tutela della centaurea magistrorum, o fiordaliso dei mastri così chiamato in onore dei due maestri elementari di Villagrande, Giovanni Nieddu e Carmine Scudu che per primi segnalarono la presenza di questi piccolissimi arbusti che crescono esclusivamente nell’Ogliastra a 800 metri di altitudine. «Si tratta di poche decine di individui: due nuclei di individui che crescono in 100 metri quadrati e di cui raccolto il germoplasma» sottolinea Bacchetta. I semi sono custoditi nella banca del germoplasma della Sardegna per evitare l’estinzione.

Ma l’azione del progetto Care-Mediflora non riguarda solo il Gennargentu: un altro endemismo scoperto dallo stesso Bacchetta a Lula, è oggetto delle stesse attenzioni da parte dei ricercatori. A punta Cupetti, nella parte meridionale del Montalbo vive l’astragalo di Gennari. Pochi esemplari da preservare in nome della biodiversità.

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