La Nuova Sardegna

Nuoro

Ruoli regionali, le speranze degli operai Forestas

di Bernardo Asproni
Ruoli regionali, le speranze degli operai Forestas

A Bitti l’ultimo incontro per discutere del passaggio da ente ad agenzia. Soddisfatto anche il sindaco

24 settembre 2018
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BITTI. Dall’assemblea dei dipendenti dell’agenzia Forestas è emersa fiducia e speranza per l’ingresso dei dipendenti nei ruoli regionali, e non è solo un pio desiderio dopo due anni di discussioni, scioperi e manifestazioni a Cagliari e diverse assemblee nei territori. Quello di Bitti è stato, dopo il passaggio da Ente foreste a Agenzia forestas, il 35esimo incontro tenuto dal coordinamento dipendenti amministrativi, tecnici e operai. Sul tappeto, fra l’altro, ci sono state le cosiddette “mansioni superiori ventennali”. Soddisfatto il sindaco Giuseppe Ciccolini, presente all’incontro sul delicato tema del futuro di una agenzia regionale che dovrebbe lavorare al servizio del territorio. Secondo il primo cittadino «I sindaci hanno bisogno di un’agenzia che possa rispondere ai comuni» e «occorre operare con serenità, senza conflitti interni, con certezze contrattuali che meritano i lavoratori di Forestas». Con l’approvazione, nello scorso mese di luglio, del progetto d’inquadramento del personale dell’Agenzia è quasi completo e dopo tre anni sembra avvicinarsi l’ingresso nel ruolo unico regionale per operai e impiegati “con dignità di un contratto interamente applicabile”».

«Avremmo voluto un contratto pubblico anche con le organizzazioni confederali che ultimamente stanno diffondendo allarme e contrarietà rispetto all’abbandono di un comparto, quello dell’agro-industria, che nulla a che fare con le attività di Forestas – hanno dichiarato le due segretarie territoriali del sindacato autonomo Sadirs forestas, operaie forestali del Nuorese.

«Nei nostri incontri, sempre fuori orario lavorativo – aggiungono le due segreterie – c’è larga partecipazione di lavoratori, ma restano vuote le sedie che riserviamo ai sindacalisti di professione, ai quali vorremmo chiedere di spiegarci perché osteggiano il riconoscimento di un contratto migliore, già applicato agli operai di Agris quanto a tutti i dipendenti delle altre agenzie regionali».

Tra i lavoratori c’è grande sollievo per i chiarimenti ricevuti dai colleghi del coordinamento, mentre lasciavano soddisfatti la sala dopo un confronto tra idee diverse e paure per il futuro incerto.

«Abbiamo la forza crescente di un percorso auto-gestito da questo coordinamento spontaneo di lavoratori che in due anni ha permesso di affrontare le questioni in modo costruttivo portando all’attenzione del consiglio regionale i problemi di una legge forestale che, a parte l’inquadramento del personale di Forestas, ha giovato, sicuramente, alla Sardegna – commentano i coordinatori –. Pare cadere, ogni impedimento affinché la legge possa essere approvata e il consiglio stesso risolve le gravi criticità:persino il presidente Ganau di recente ammesso la necessità e l’urgenza di intervenire, assicurando che la legge sarà portata in aula entro la fine della legislatura». Gli operai di Crastazza, dunque, cominciano a crederci.

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