La Nuova Sardegna

Nuoro

Tortolì, tariffe del nido il Comune: nessun salasso

di Lamberto Cugudda
Tortolì, tariffe del nido il Comune: nessun salasso

Il sindaco Cannas interviene nella polemica: «La retta più alta sarà di 500 euro» I bimbi passano da 30 a 35, il servizio affidato a una coop rimarrà chiuso il sabato  

25 settembre 2018
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TORTOLÌ. «Nessuna stangata in arrivo e le tariffe del servizio asilo nido comunale non volano a 600 euro. Ma la più alta sarà di 500 euro e potrebbe riguardare una minima percentuale di famiglie, presumibilmente una o due». Gli amministratori comunali di Tortolì smentiscono dunque le voci circolate con insistenza su un possibile salasso. E sostengono come «sia necessario ancora una volta fare dunque chiarezza: a partire dal mese di gennaio 2019, le tariffe del servizio asilo saranno rimodulate, questo per permettere la prosecuzione del servizio in accordo con la cooperativa che lo gestisce». E come è noto da tempo, ricordano «che il costo dell’asilo nido per le già provate casse comunali è attualmente di poco meno di 370mila euro anno». Una spesa che non risulta più affrontabile.

E l’esecutivo comunale, dopo un'approfondita analisi e confronto tra le parti, ha portato avanti una serie di misure concordate, con l’obiettivo di c incrementare le entrate e razionalizzare le spese. Per ogni singolo utente, dal prossimo anno il costo mensile per il Comune sarà di 770,88 euro a fronte dei 1.150 attuali. Il costo totale annuale sarà di 296.782,42 euro. «In parallelo – sostengono gli amministratori – vi è stato un aumento del numero dei bambini da 30 a 35, la riduzione dell’orario di apertura settimanale di mezz’ora e la chiusura il sabato». Viene rimarcato che le fasce Isee sono state così rimodulate: da 0 a 15 mila euro l’utente pagherà mensilmente 300 euro (ovvero una quota di compartecipazione di 38,92 per cento, la restante parte la pagherà il Comune); oltre 15mila e fino a 30mila euro la tariffa è di 350 euro(quota di compartecipazione di 45,40 per cento); oltre 30mila e fino 45mila euro la retta sarà di 400 euro (quota di compartecipazione 51,89); oltre 45mila e fino a 60mila euro di450 euro (quota di compartecipazione 58,37 per cento); oltre i 60mila euro pagherà una retta di5 00 euro (quota di compartecipazione 64,86 per cento).

«Le tariffe non volano pertanto alle cifre fatte circolare – conclude l’amministrazione comunale guidata da Massimo Cannas – la più alta sarà di 500 euro e potrebbe riguardare una minima percentuale di famiglie, presumibilmente una o due. La maggior parte degli utenti che risiedono nel nostro Comune ricade, infatti, nelle prime due fasce Isee e le tariffe restano in linea con quelle degli altri Comuni sardi. Per quanto riguarda i non residenti, così come sempre avvenuto in questi anni, pagheranno la tariffa per intero per le ore di servizio effettivamente usufruite». Ecco la conclusione: «Tutte queste azioni sono state portate avanti con grandi sacrifici e spirito di responsabilità per salvaguardare un servizio che per questa amministrazione risulta indispensabile».

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