La Nuova Sardegna

Nuoro

Fango e acqua, la provinciale 24 impraticabile

di Sergio Secci
Fango e acqua, la provinciale 24 impraticabile

La strada che collega Torpè a Posada, sistemata nel 2005, è di nuovo in condizioni disastrose

26 settembre 2018
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TORPÈ. La zona si chiama Ludu che vuol dire fango, ma gli automobilisti che quotidianamente percorrono la strada che da Torpè porta verso il mare sono stufi di ritrovarselo in mezzo alla carreggiata ad ogni minimo acquazzone. Nuovi disagi ieri mattina nei pressi dello svincolo per la 131 Dcn, tra Posada e Torpè, a causa della massa d’acqua e fango piombata sulla provinciale 24, strada che dopo le opere di sistemazione e allargamento effettuate nel 2005, versa in completo stato d’abbandono. L’arteria che è anche la porta d’accesso per i turisti diretti verso le spiagge di Siniscola e Orosei, è stata oggetto di lavori appaltati dalla Provincia proprio per mettere in sicurezza i circa due chilometri di strada dalla periferia di Posada sino al cimitero di Torpè. La spesa fu di circa 500mila euro ma, paradossalmente, l’intervento ha peggiorato la situazione. Non è dato sapere se per carenze progettuali, materiale usato e mancanza di manutenzione, la strada è però ben presto diventata impraticabile con profonde voragini, acqua che invade la carreggiata e asfalto che si stacca in continuazione soprattutto nei tornati di santa Caterina, alla periferia Posada.

«Si rende necessario un intervento urgente anche se siamo consapevoli delle difficoltà economiche in cui versa la Provincia» dice il sindaco di Posada Roberto Tola. Protesta anche il suo collega di Torpè Omar Cabras: «Abbiamo sollecitato diverse volte un intervento su diversi tratti – aggiunge – è stato sistemato solo un piccolo pezzo ma non è certo sufficiente a risolvere il problema. Ci sono infatti problemi strutturali di deflusso delle acque che rendono la strada molto pericolosa».

«Sono anni che chiediamo una sistemazione di quel tratto di strada, la pulizia dei canali e il rifacimento delle cunette – prosegue Giorgio Careddu , vice sindaco di Posada – . La costruzione del muraglione di contenimento ha fatto sparire la cunetta che portava l’acqua piovana dentro il canale la pulizia dei canali». A lamentarsi tanti lavoratori che quotidianamente percorrono la strada verso il mare, elettricisti, muratori commessi e commercianti. «Rischiamo la vita ogni giorno soprattutto quando piove» dice Francesco Spanu. «Siamo esasperati – gli fa eco Marco Manca – bisogna procedere a passo d’uomo e quando piove l’acqua copre le buche del fondo stradale rendendo difficoltoso il passaggio. Anche ieri mattina, a causa del fango e dell’acqua presente a Su Vrau, non siamo riusciti ad arrivare in orario al lavoro». Ma oltre alla Sp 24, è tutta la rete viaria a versare in pessime condizioni. Il limite di velocità tra Posada e La Caletta è di 30 km orari ma manca la segnaletica orizzontale e la pista ciclabile è un colabrodo. Pericolosissimi gli incroci a raso per la borgata di San Giovanni mentre anche tra la Caletta e sa Petra Ruia all’uscita della frazione balneare e sino alla rotonda, profonde voragini sono presenti in entrambi i sensi di marcia.

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