Febbre del Nilo, test Nat ai donatori
Borore, previsto anche un esame specifico durante la raccolta del sangue
26 settembre 2018
2 MINUTI DI LETTURA
BORORE
Finora nessun donatore di sangue della provincia di Nuoro è risultato positivo al virus del West Nile o febbre del Nilo. La conferma arriva direttamente dal Direttore del Centro Trasfusionale di Nuoro Pierpaolo Bitti. «Dallo scorso agosto – sottolinea – abbiamo effettuato il Nucleid Acid Test (Nat) su una media di 600 unità al mese». A conti fatti circa un migliaio di persone è stato sottoposto all’esame specifico per escludere che qualcuno avesse contratto la malattia. «I donatori della provincia verranno sottoposti al Nat fino al prossimo novembre – aggiunge Pierpaolo Bitti –. Dobbiamo attenerci alle direttive del Piano nazionale veterinario che con una circolare del 6 giugno scorso ha fornito le indicazioni sulla sorveglianza e la prevenzione della trasmissione trasfusionale dell’infezione». Misure assolutamente necessarie soprattutto alla luce dei focolai di Febbre del Nilo riscontrati nelle ultime settimane in alcuni centri del nuorese, compreso Macomer. Il virus viene trasmesso agli animali e all’uomo attraverso la puntura di una zanzara. È un’infezione che nell’80% dei casi non dà sintomi. In altri può avere gli effetti di una semplice influenza. Su soggetti anziani e con patologie importanti potrebbe, invece, avere complicanze gravi e in rari casi provocare la morte. «Nella nostra provincia – sostiene il presidente dell’Avis di Nuoro Mario Trazzi – le donazioni si sono mai interrotte. Sono state effettuate regolarmente le tre raccolte a settimana in tutti i centri del territorio». Dunque nessuna psicosi. «Se proprio volete elimiare qualsiasi tipo di dubbio – suggerisce il presidente dell’Avis di Borore Giovanni Contini – venite a donare il sangue il 14 ottobre. L’autoemoteca farà tappa in piazza Unità d’Italia». (a.p.).
Finora nessun donatore di sangue della provincia di Nuoro è risultato positivo al virus del West Nile o febbre del Nilo. La conferma arriva direttamente dal Direttore del Centro Trasfusionale di Nuoro Pierpaolo Bitti. «Dallo scorso agosto – sottolinea – abbiamo effettuato il Nucleid Acid Test (Nat) su una media di 600 unità al mese». A conti fatti circa un migliaio di persone è stato sottoposto all’esame specifico per escludere che qualcuno avesse contratto la malattia. «I donatori della provincia verranno sottoposti al Nat fino al prossimo novembre – aggiunge Pierpaolo Bitti –. Dobbiamo attenerci alle direttive del Piano nazionale veterinario che con una circolare del 6 giugno scorso ha fornito le indicazioni sulla sorveglianza e la prevenzione della trasmissione trasfusionale dell’infezione». Misure assolutamente necessarie soprattutto alla luce dei focolai di Febbre del Nilo riscontrati nelle ultime settimane in alcuni centri del nuorese, compreso Macomer. Il virus viene trasmesso agli animali e all’uomo attraverso la puntura di una zanzara. È un’infezione che nell’80% dei casi non dà sintomi. In altri può avere gli effetti di una semplice influenza. Su soggetti anziani e con patologie importanti potrebbe, invece, avere complicanze gravi e in rari casi provocare la morte. «Nella nostra provincia – sostiene il presidente dell’Avis di Nuoro Mario Trazzi – le donazioni si sono mai interrotte. Sono state effettuate regolarmente le tre raccolte a settimana in tutti i centri del territorio». Dunque nessuna psicosi. «Se proprio volete elimiare qualsiasi tipo di dubbio – suggerisce il presidente dell’Avis di Borore Giovanni Contini – venite a donare il sangue il 14 ottobre. L’autoemoteca farà tappa in piazza Unità d’Italia». (a.p.).
