La Nuova Sardegna

Nuoro

Peste suina, maxi multe a Lotzorai e Girasole

di Lamberto Cugudda
Peste suina, maxi multe a Lotzorai e Girasole

Due allevamenti irregolari con 18 capi non registrati: guai per entrambi i titolari Il sindaco Gian Luca Congiu: «Occorre capire che bisogna mettersi in regola»

27 settembre 2018
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GIRASOLE. Prosegue senza sosta in tutto il territorio regionale la lotta per l’eradicazione della peste suina. In Ogliastra, nelle campagne di Girasole e Lotzorai sono stati individuati due gruppi di maiali confinati ma non registrati all’anagrafe zootecnica, perciò i titolari sono stati sanzionati. Qualche ora dopo a Posada (in Baronia) altri due maiali allo stato brado irregolare, di ignota proprietà, non registrati e mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari, sono stati abbattuti. Questo grazie alle costanti attività di monitoraggio e controllo del territorio portate avanti dagli uomini dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana.

Gli uomini del Corpo forestale e di vigilanza ambientale insieme ai veterinari dell’Ats, nei giorni scorsi hanno individuato un allevamento non regolare in località Corongiu, nel Comune di Lotzorai. Nel sito sono stati ritrovati 16 capi non identificati all’anagrafe zootecnica e quindi mai sottoposti ai controlli igienico sanitari. Al proprietario degli stessi animali, a cui verrà comunicata una sanzione da 10mila euro per illecito amministrativo, è stato consegnato un verbale con le prescrizioni per regolarizzare l’anagrafe e la biosicurezza delle strutture. Poco dopo, sempre nella zona costiera del nord Ogliastra, nelle campagne confinanti del Comune di Girasole, nella zona di Cerinas, è stato ritrovato un altro allevamento irregolare con due maiali confinati. Una volta identificato, il proprietario si è visto consegnare il verbale con le prescrizioni. Anche a lui verrà recapitata una sanzione da 10mila euro.

Sempre nella stessa giornata, nelle campagne di Posada, in terre pubbliche, sono stati individuati e poi abbattuti due suini allo stato brado illegale, di proprietà ignota, mai registrati e mai sottoposti ai controlli sanitari. I capi sono stati smaltiti in una discarica dismessa.

Il responsabile dell’UdP e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, ha spiegato che «teniamo la guardia sempre alta in tutti i territori della Sardegna, soprattutto in quelle zone dove continua a persistere il virus e, seppur con numeri ridottissimi, a registrare focolai della malattia». De Martini ha anche evidenziato: «Purtroppo dobbiamo ancora constatare l’esistenza di soggetti che, operando nell’illegalità, mettono a rischio il lavoro dei tanti allevatori seri ed onesti che operano nel rispetto delle regole». Per il sindaco di Girasole, Gian Luca Congiu «tutti devono capire che occorre mettersi in regola per dare un futuro al settore, anche se questo comporta dei costi».

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